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Nuovo Quattroruote
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Il numero di novembre di Quattroruote, in edicola dal 31 ottobre e già disponibile in Digital Edition, dedica la copertina alla prova su strada della BMW i5, ovvero il volto elettrico dell’ottava generazione di uno dei simboli della Casa bavarese, la Serie 5. Numerose le altre vetture passate per Vairano: la Maserati Grecale, spinta dal due litri turbobenzina con il mild hybrid, la quinta serie della Toyota Prius, a questo giro disponibile in Europa nella sola variante plug-in, la Fiat 600e, ovvero la versione a zero emissioni – in attesa di quella ibrida – della nuova crossover torinese, il restyling della Peugeot 2008, provata con la motorizzazione 1.2 turbobenzina, e infine la Porsche 911 GT3 RS, la nuova regina della nostra pista: nonostante i suoi "appena" 525 cavalli, è infatti la prima auto a completare il giro sotto il minuto e 20 secondi. Le Anteprime offrono una panoramica delle prossime elettriche "popolari", quelle che avranno un listino attorno ai 25 mila euro, mentre le Autonotizie svelano le nuove BMW X2, Citroën ë-C3 e Skoda Kodiaq. Nella corposa sezione dell’Attualità, invece, vi diamo tra l’altro conto degli esiti di Quattroruote Next, l’incontro milanese – organizzato dal nostro giornale – che ha fatto il punto sul futuro dell’auto, e analizziamo il fenomeno dei prestanome, ossia quello delle vetture fittiziamente intestate a nullatenenti. Allegato al fascicolo di novembre, che ospita anche una sezione dedicata ai veicoli commerciali, c’è poi Volt, un volume di 64 pagine nel quale vi mostriamo come il mondo dell’automobile sta cambiando per diventare più sostenibile. Un'iniziativa che ha portato anche alla nascita di un nuovo speciale sul nostro sito, alimentato con nuovi contenuti a partire da oggi.

BMW i5 eDrive40: abbiamo guidato la nuova berlina elettrica

BMW i5. Il segreto? Evolvere, non stravolgere. Anche nel passaggio verso l’elettrico, la BMW i5 continua a portare avanti la tradizione. Dopo oltre 50 anni e 10 milioni di esemplari, quell'idea di berlina d'alto bordo tanto cara dalle parti di Monaco è ancora lì. In mezzo alle novità, la Serie 5 continua a proporre quel sottile equilibrio tra confort, agilità e dinamismo che la connota da sempre. Dentro ripropone i più recenti dettami della BMW per quanto riguarda stile e multimedialità, con due megaschermi da 12,3 pollici (per il quadro strumenti) e 14,9, per l’infotainment. Con il quale puoi anche giocare ai videogame, durante la pausa per la ricarica della batteria. Semmai, è il bagagliaio a non essere cavernoso: il Centro prove ha misurato una capienza pari a 392 litri. Su strada, la BMW i5 mantiene il fil rouge con il suo illustre passato: dissimula molto bene sia la massa, sia le dimensioni, restituendo sempre una piacevolissima sensazione di dinamismo senza che venga intaccato in modo importante il confort. I circa 80 kWh della batteria permettono di percorrere, in media, poco meno di 400 chilometri; quando si deve fare rifornimento, poi, si può contare su ricariche a 205 kW alle colonnine ultraveloci. Un bel vantaggio, in termini di tempo: in 11 minuti si incamerano 100 chilometri. Naturalmente, la BMW i5 prevede pure una variante al peperoncino: si chiama M60 xDrive e ci abbiamo girato al Vairanoring.

Maserati Grecale Modena

Siamo partiti con la Trofeo, la versione più altolocata della Suv Maserati spinta dal V6 Nettuno, ma adesso è tempo di parlare di quella più accessibile, sebbene i valori in campo siano sempre piuttosto importanti. La maggior parte della gamma Grecale è infatti spinta dal 4 cilindri turbobenzina 2 litri, che viene declinato in tre varianti di potenza: la GT 250 (ideale per chi è allergico al superbollo), la GT da 300 cavalli e la Modena, oggetto della nostra prova, che ne mette sul piatto 330. Il propulsore è noto, perché deriva dall’unità Alfa Romeo, ma la Casa del Tridente ci ha messo del suo: tecnologia mild hybrid a 48 volt e compressore elettrico per dare man forte al classico turbo. Come si traduce tutto questo? In una Suv che, pur avendo due cilindri in meno rispetto alla Trofeo, non patisce particolari complessi d’inferiorità: con uno 0-100 ben al di sotto dei 6 secondi e una bella timbrica allo scarico, la Modena riesce a toccare le corde di chi pretende un po’ di "maseratitudine" anche da una Suv, senza intaccare un confort di elevato spessore. E i consumi, in tutto questo, non sono nemmeno malvagi, in media si coprono 9 km/litro. Cosa le si può far notare? Per esempio, i sensori di parcheggio estremamente zelanti, talvolta irritanti.

Toyota Prius

La guardi e pensi: no, non può essere lei. Eppure, è tutto vero: la Toyota Prius, giunta alla sua quinta generazione, s’è fatta sexy e "coupettosa". Se da un lato ciò favorisce in modo sensibile la penetrazione aerodinamica (il Cx stradale è pari a 0,275), non si può negare che accessibilità e abitabilità siano state intaccate: i più alti devono piegare il collo per potersi accomodare e, una volta dentro, chi siede dietro sfiora il padiglione con la testa. Nemmeno il bagagliaio è un portento quanto a pura capacità (276 litri). Bella la posizione di guida, distesa, e quella palpabile sensazione di originalità (stilistica e non soltanto) che si respira all’interno. Ma l’asso nella manica della Prius, disponibile soltanto in versione ibrida plug-in, è altrove. E, come potete immaginare, riguarda proprio l’efficienza del powertrain. Contrariamente a quanto accade sulla stragrande maggioranza delle plug-in, la Toyota Prius è molto efficiente pure se marcia con la batteria (da 13,6 kWh) scarica: in questa condizione, giusto per farvi un esempio, in autostrada percorre 15,6 chilometri con un litro di benzina. Con il serbatoio da 40 litri, significa che potete superare i 600 km prima di fermarvi al distributore. Bene anche l’autonomia in elettrico: caricando l’accumulatore, in città avrete a disposizione 87 chilometri con il termico spento. Com'è naturale, lei non vuole essere una maestra del piacere di guida, ma si rivela sempre sicura e affidabile, anche nelle manovre d'emergenza.

Fiat 600e

In attesa di mettere le mani sulla versione ibrida benzina da 100 cavalli, che arriverà fra qualche mese, la Fiat 600e rappresenta un succoso antipasto. I 4,17 metri da un paraurti all’altro la posizionano in pieno fra le Suv di segmento B: sorella della Jeep Avenger, sostituisce in un sol colpo la Punto, la 500L e la 500X. Quest’ultima, in realtà, è quella che più s’avvicina alle forme della 600, che non è un mostro nella capienza del vano bagagli (276 litri misurati, contro i 334 della X), ma offre comunque un abitacolo abbastanza spazioso per quattro adulti. Dalla Nuova 500, la sorellina elettrica, la Fiat 600e riprende pure lo stile elegante della plancia, qui impreziosita dall’illuminazione ambiente a Led (si può scegliere il colore) e da scenografici sedili in materiale pregiato (un po’ ruvido) con le cuciture che disegnano le scritte Fiat. La posizione di guida è azzeccata (nel ricco allestimento La Prima c’è pure il sedile massaggiante). Nel quotidiano, la Fiat 600e è piacevole, come peraltro accade sulla quasi totalità delle elettriche: grazie ai 156 cavalli e ai 260 Nm del motore, gli scatti sono brillanti, c’è una bella silenziosità, con soltanto qualche fruscio intorno ai 100 km/h, e le sospensioni sono generalmente gentili nella risposta. Secondo le rilevazioni del Centro prove, la batteria da 51 kWh netti consente di percorrere, in media 297 chilometri, che diventano 411 in città. Meno roseo il quadro in autostrada, dove bisogna fermarsi a ricaricare dopo circa 200 km.

Peugeot 2008

La Peugeot 2008 si aggiorna nell’estetica e nei contenuti, cercando di bissare il successo della serie che apparve la prima volta nel 2013 quando il panorama delle concorrenti dirette era assai meno affollato di quanto non lo sia oggi. La piattaforma, intanto, è cambiata (dal 2020) ed è la più moderna Cmp che accoglie allo stesso modo motori a benzina e a gasolio. Qui, però, non c'è nessuna ibridizzazione, chi vuole una 2008 "green" deve passare direttamente all’elettrico a batterie. Questa volta ci concentriamo sulla più potente e completa PureTech GT, con il 3 cilindri 1.2 da 131 CV e il cambio automatico a 8 marce che costa 29.300 euro in un allestimento a cui rimane davvero poco da aggiungere. In un mondo che guarda (spesso troppo) avanti, un motore a ciclo Otto senza alcun "aiutino" elettrico rischia di passare inosservato. Invece, la 2008 dimostra esattamente il contrario garantendo, grazie alla sovralimentazione, prestazioni di tutto rispetto. Che, oltretutto non si pagano esageratamente in termini di consumo: 15 km/l di media per una macchina a benzina da 1.400 chili si possono considerare un buon traguardo. Facile e intuitiva nella giuda, questa Peugeot frena pure in spazi sempre ridotti. A questo unisce una buona dose di confort, sia dal punto di vista acustico, sia in termini di assorbimento delle sospensioni. E l'abitabilità, nei poco più di quattro metri esterni, non è affatto disprezzabile (casomai è il bagagliaio a non offrire troppo spazio).

Porsche 911 GT3 RS

Questa Porsche festeggia i suoi primi vent’anni di carriera (la sigla RS risale a ben prima, ma la GT3 RS nasce con la 996 nel 2003) con un modello che mai come oggi si è evoluto così tanto. Per soluzioni tecniche ed aerodinamiche, è quasi da considerare una variante a sé stante, più che un’evoluzione della GT3 standard. Tanto che i quindici cavalli in più per il 6 cilindri boxer aspirato di 4 litri (ora ha 525 CV), passano sottotraccia rispetto alla cura che ha interessato ogni comparto: bodykit capace di generare un carico verticale da auto da corsa, telaio più spinto che mai e nuovi controlli elettronici per gestire, dal volante, settaggi raffinatissimi e sentirsi un vero pilota Pro. Ebbene, grazie a questo pacchetto tecnico di assoluto rilievo, la 911 GT3 RS è ufficialmente la nuova regina della nostra pista di Vairano. Una prestazione non così scontata per via di un panel di rivali d’eccezione, con modelli molto più dotati in termini di pura potenza: dai 720 cavalli della Mercedes-AMG GT Black Series ai 1.000 della Ferrari SF90 Stradale. Eppure, la Porsche è riuscita nell’impresa e le ha messe in riga tutte e quante.

Mazda MX-5

Ritorna la sezione nella quale parliamo di auto che sono già passate da Vairano, ma su cui vale la pena soffermarsi di nuovo, con articoli corredati dei numeri più importanti delle nostre prove, ma anche con qualche approfondimento specifico: dai costi di gestione ai valori residui, all’esame in officina. Questa volta è il turno della Mazda MX-5, la roadster più venduta di tutti i tempi (siamo ormai a ridosso degli 1,2 milioni di esemplari) e sinonimo indiscusso di piacere di guida a prezzi (relativamente) abbordabili.

Hyundai Kona

Dopo undici anni di onorata carriera, l’Aventador lascia il posto alla Lamborghini Revuelto, che al V12 aggiunge tre motori elettrici. E che, con i suoi 1.015 cavalli, ha tutto quel che serve per essere una nuova regina della velocità. L’abbiamo testata in anteprima sul circuito di Nardò, così come ci siamo messi al volante di due elettriche fornite delle armi giuste per dire la loro nei rispettivi segmenti di mercato, ovvero le versioni a emissioni zero della Hyundai Kona e della Opel Corsa. Infine, un mezzo del tutto diverso, il Volkswagen Amarok, pick-up che ha adottato struttura e meccanica del Ford Ranger, senza però rinunciare alla sua anima premium, sancita dalla combinazione tra propulsore V6, trazione integrale “intelligente”, interni sofisticati e un cospicuo assortimento di Adas.

Nuova Mercedes Classe G

Nei prossimi due o tre anni, le elettriche "popolari" arriveranno davvero. Stiamo parlando di modelli attorno ai 25 mila euro, di cui vi sveliamo le probabili forme: le Renault R4 e R5, la Volkswagen ID.2, la Tesla Model 2 e una Opel compatta, al momento priva di nome. Qui trovate un riassunto più approfondito dell’articolo, che ha come coda una vettura a zero emissioni sotto i 25 mila euro (per la precisione, partirà da quota 23.900) già presentata e in procinto di andare – nella prossima primavera – in concessionaria: la Citroën ë-C3. L’altra Anteprima che vi proponiamo ha come protagonista la Mercedes Classe G, che con il restyling dell’anno prossimo si sdoppia: la termica sarà infatti affiancata da una variante elettrica. E non è finita qui, perché è in agenda pure un’inedita sorella minore, anch’essa a batteria, che sarà contraddistinta da una "g" minuscola. Passando alle Autonotizie, dedichiamo due servizi ad altrettante Suv arrivate alla seconda generazione: la Skoda Kodiaq, che cresce quanto a motorizzazioni disponibili (ora sono della partita anche gli ibridi mild e plug-in), dimensioni, abitabilità e soluzioni pratiche, e la BMW X2, che diventa più grande e sportiva, distanziandosi in modo piuttosto netto dalla X1. Facciamo poi il punto sul mercato indiano dell’auto, che ha enormi potenzialità, finora largamente inespresse. Ora però s’intravedono segnali incoraggianti, favoriti anche dalle tensioni fra Stati Uniti e Cina. Sarà davvero la volta buona? E con quali riflessi per i costruttori occidentali?

Qnext

"Nessuno resti indietro": si potrebbe riassumere con questo slogan la giornata del Quattroruote Next, con la quale il nostro giornale, assieme a imprenditori ed esperti del settore, ha indagato sul futuro del mondo dell’auto. Che dovrà sempre più rispondere a esigenze di sostenibilità industriale e ambientale, ma anche economica e sociale, se si vorrà evitare che un numero crescente di persone perda l’accesso al mercato. "La sostenibilità è un valore democratico e non un privilegio", ha ricordato il nostro direttore, Gian Luca Pellegrini, che per l’occasione ha interloquito con Matteo Salvini ("il 'solo elettrico' non rappresenta una soluzione né economica, né ambientale", ha detto, tra l’altro, il ministro dei Trasporti) e con il ceo del gruppo Renault, Luca de Meo: su Quattroruote di novembre potete leggere l’intervista integrale al manager, così come il resoconto dettagliato dell’evento milanese. Poi facciamo il punto sui dossier europei dell’Euro 7 e degli e-fuel, che restano lontani dalla chiusura, e sui rivoluzionari incentivi francesi alle elettriche, che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio. Rivoluzionari perché dipenderanno da un punteggio ambientale calcolato sulla base dei fattori di emissione legati al ciclo di vita di ogni auto: un meccanismo che, non per caso, penalizzerà i modelli cinesi. Quindi parliamo di un fenomeno preoccupante, quello dei prestanome: in Italia, i veicoli intestati a nullatenenti sono ormai oltre mezzo milione, il doppio rispetto ad appena cinque anni fa. Vetture "invisibili", in gran parte utilizzate dalla criminalità organizzata per commettere reati. Infine, la settima puntata della nostra serie sulle dinastie dell’auto, nella quale intervistiamo i discendenti dei più grandi nomi delle case automobilistiche per raccoglierne aneddoti, impressioni e indiscrezioni. Questo mese abbiamo incontrato Michel Bugatti, l’ultimogenito di Ettore, il fondatore della mitica Bugatti.

Volt

La transizione elettrica in atto è irreversibile, ma dev’essere anche sostenibile. È partendo da questo assunto che è nato Volt, l’allegato gratuito al numero di novembre di Quattroruote. Sessantaquattro pagine dedicate ai mille riflessi di un mondo che sta cambiando. Dal reale stato delle reti di ricarica ai piani dei costruttori, marchio per marchio, da oggi al 2035 – l’anno in cui nella UE non sarà più possibile vendere auto termiche –, dallo sviluppo delle tecnologie che più potranno favorire la mobilità a zero emissioni a tutto quello che bisogna fare per dare vita a una “casa elettrica” dove essere autosufficienti dal punto di vista energetico. Qui trovate un estratto con più informazioni su questo volume, mentre qui potete consultare lo speciale online, dedicato alle stesse tematiche.   

Come richiedere allegati e dossier. Chi è abbonato a Quattroruote può richiedere gli allegati e i dossier inviando un’email a uf.vendite@edidomus.it, oppure telefonando al numero 02.56568800 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 18).

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