Dopo quattro generazioni e cinque milioni di unità vendute nel mondo, la nuova Toyota Prius compie un sorprendente salto in avanti soprattutto a livello estetico, grazie a linee sinuose e personali. Soluzioni stilistiche - e non solo - di pregio, a cui si contrappone qualche risparmio in abitacolo, anche se nel complesso gli assemblaggi sono curati e la qualità dei materiali è molto buona. La plancia è dominata dal grosso display da 12,3”, con connettività Apple Carplay e Android Auto (quest’ultima solo via cavo). La strumentazione digitale da 7” offre molte informazioni, anche se a volte confuse, mentre lo schermo centrale ha un’interfaccia chiara e veloce nella risposta. La silhouette filante si paga in termini di accessibilità posteriore: dietro, i più alti toccano il padiglione con la testa. Il baule ha una capacità, misurata dal Centro prove, di 276 litri: pochi, per un’auto di segmento C che misura 4,6 metri.
Come va. Disponibile per la prima volta solo con motorizzazione plug-in, la nuova Prius monta un 4 cilindri di 2.0 litri da 152 CV abbinato a un elettrico da 163 CV, per una potenza di sistema di 223 CV, con trasmissione e-Cvt a variazione continua. La risposta del motore è sempre brillante, anche in ripresa, ma affondando il piede dell’acceleratore il termico tende ad alzare la voce. Muovendosi con più tranquillità, fluidità e silenzio sono ai massimi livelli: si viaggia quasi sempre in elettrico. La Prius resta comunque un’auto soprattutto efficiente: la batteria da 13,6 kWh permette di percorrere 71 km in elettrico (quasi 90 in città), ma anche con gli accumulatori scarichi si fanno in media 19,7 km/litro. Pur con sospensioni votate al confort la macchina si corica poco in curva e ha un rollio contenuto. Il telaio sano si produce in reazioni prevedibili e controllabili. Meno efficace la frenata, non tanto per la potenza dell'impianto quanto per lo scarso grip dei pneumatici, che influenzano gli spazi di arresto sui fondi a bassa aderenza. La guida assistita di livello 2 è di serie su tutta la gamma, insieme alla frenata d’emergenza in retromarcia.