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Più dinamismo con la coda
Il tetto spiovente la rende più sexy. Confermate le prestazioni (al top) e la ricarica superfast
Quattroruote
Kia Ceed
La Golf, la Focus, la 308 e le altre notabili del segmento C sono lì che aspettano. Scaldano i motori e ci danno dentro con il gas, in attesa di vedere cos'è davvero cambiato nella rivale, che ha guadagnato un nuovo Dna e perso l'apostrofo. Con la terza generazione, la cee'd è diventata Ceed e ha ricevuto in dote una piattaforma inedita e quel millesei CRDi da 136 cavalli che ha appena debuttato sulla Hyundai Tucson. Un turbodiesel generoso, prestante e al tempo stesso assai parco nei consumi, che ben si sposa con il cambio automatico doppia frizione a sette rapporti e, soprattutto, con il carattere della berlina coreana.
Kia Ceed: la nostra prova della coreana sempre più europea
Tradizione e austerità. Provata in anteprima nell'allestimento top di gamma Evolution, ricco e accessoriato, la Ceed ti accoglie con una plancia rigorosa, ai limiti dell'austerità. Si nota un gusto un po' teutonico e pragmatico (le "matite" si trovano a Francoforte, d'altronde), ma la mancanza di appeal e d'intrigo è ampiamente compensata da una gradevole sensazione di solidità e da un indiscutibile ordine: ogni comando, ogni tasto è proprio dove ci si aspetta di trovarlo e pure il cruscotto, con la classica trimurti analogico-digitale composta dal tachimetro, dal contagiri e dal display da 4,2 pollici, risponde ai crismi della rassicurante tradizione. C'è anche un po' di agio: il sedile è comodo, avvolgente, riscaldabile (come il volante) e dotato di regolazioni elettriche.
Diverte e consuma poco. Sulla Ceed si viaggia relativamente bassi, a 48 centimetri da terra (due in meno rispetto alla precedente generazione e uno in più rispetto alla Golf e alla Focus). I montanti non hanno esattamente il fisico di una pin-up, ma il campo è sgombro e aumenta la confidenza. La vettura non ha velleità sportive in senso stretto, ma sa indubbiamente regalare diverse soddisfazioni in termini di performance e di piacevolezza di guida. Pronta allo scatto, svelta nel traffico e dotata di sospensioni efficaci sulle superfici sconnesse e sui piccoli ostacoli, la coreana va alla grande e fa emergere qua e là anche ambizioni dinamiche, intuibili al volante (soprattutto quando la si porta fuori città, su strade un po' più movimentate) e suffragate dai risultati dei test in pista. Dai gas e il millesei risponde prontamente, anche ai bassi regimi, mentre il cambio gestisce le marce senza incertezze, distinguendosi per la rapidità delle scalate. Lo sterzo non è un missile terra-aria, ma è molto equilibrato e dà il suo importante contributo alla notevole maneggevolezza della vettura. La sensazione più esaltante, però, si fa strada nelle soste al distributore, perché questa Kia consuma davvero poco: la notevole media, 18,1 chilometri con un litro di gasolio, è anche merito della particolare inclinazione al risparmio che emerge nei tratti extraurbani. Purtroppo, si tratta dei medesimi contesti in cui la Ceed lascia filtrare nell'abitacolo una discreta dose di fruscii e rumori, percepibili già a partire da 80 km/h: il calo della qualità acustica è evidente, ancor più in un contesto di pregio come questo. Qualche sbavatura si nota anche nell'impianto frenante: la Ceed si comporta egregiamente sull'asciutto, ma non è altrettanto impeccabile sui fondi a bassa aderenza. Una condizione che, fortunatamente, esula dall'ordinaria amministrazione dell'uso quotidiano.
Il livello 2 è optional. Per quanto riguarda gli Adas, l'allestimento in prova propone un equipaggiamento di partenza che comprende il mantenimento della corsia di marcia; per ampliare la dotazione ad altri utili ausili, come il monitoraggio degli angoli bui e il cruise control adattivo, ma soprattutto il nuovo Lane following assist (di fatto un sistema di livello 2 in grado di mantenere la distanza di sicurezza e la traiettoria da 0 a 180 km/h), bisogna acquistare un pacchetto ad hoc. L'upgrade tecnologico è utile e la vettura se lo merita: forse il blasone non è quello di certe rivali, però qui ci sono sostanza, prestanza e risparmio. Nel segmento, ci sarà da divertirsi. Anzi, per la verità, sulla Ceed ci si diverte già.
Prova su strada ripresa da Quattroruote di ottobre 2018, numero 758
Ceed 1.6 CRDi 136 CV DCT 5p. Evolution
Piacere di guida. Agilità, carattere, prestazioni di tutto rispetto: la Ceed sa intrattenere il guidatore, anche negli spostamenti quotidiani.
Consumo. Oltre 18 chilometri con un litro: il portafoglio sorride. E con il serbatoio di 50 litri si va lontano.
Confort acustico. L'insonorizzazione dell'abitacolo non è sempre ottimale, soprattutto quando si viaggia a velocità autostradali.
Freni. Se l'aderenza non è omogenea sui due lati, gli spazi dì'aresto sono lunghi.
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