Honda e
Come va. Abbiamo accennato della plancia sovrastata dai display: il motivo è presto spigato. I due più esterni, per esempio, mostrano l’immagine di quanto avviene alle spalle perché la Honda E non ha retrovisori fisici, ma due telecamere puntate all’indietro. Davanti al guidatore, c’è il display della strumentazione, configurabile a piacimento. Il più grande, centrale, da 12,3 pollici, è quello del sistema infotainment mentre accanto, il quinto, è a disposizione del passeggero che può così impostare le funzioni in autonomia. A bordo l’atmosfera è accogliente e rilassante e tutto sembra a portata di mano. Grande la disponibilità di spazio per i quattro occupanti, mentre appare più ridotta la volumetria del bagagliaio. Una volta avviata, la Honda a corrente si rivela divertente. Il motore, come è ovvio per un elettrico, spinge forte e basta affondare l’acceleratore per schizzare via con una certa veemenza. Buona anche la risposta dello sterzo e grande confort in città, dove le azzeccate sospensioni filtrano al meglio ogni asperità e molto contenuto il rumore: solo nei tratti autostradali il rotolamento dei pneumatici si fa sentire. Purtroppo il piacere ha durata breve: con una batteria di 35,5 kW/h l’autonomia non può fare miracoli. Nei nostri rilevamenti abbiamo calcolato 182 chilometri effettivi ovvero 4,9 km ogni kW/h erogato. Con una presa domestica (2,3 kW) la ricarica da totalmente scarico avviene in 17 ore, ma caricandola a corrente continua a 50 Kw dal 20% all’80%, bastano 30 minuti.
Pregi. L’abitacolo è molto accogliente e confortevole, oltre che esteticamente coinvolgente. La facilità di ricarica permette un pieno in pochi minuti con una colonnina da 100 kW.
Difetti. La batteria piccola si carica veloce, ma è anche un difetto: 198 km di autonomia la confinano agli ambiti urbani. Il bagagliaio è piccolo e lo schienale non frazionabile peggiora la versatilità.