SEAT Leon 3ª serie

Ha lo stesso passo della berlina cinque porte, ma la lunghezza supera i quattro metri e mezzo, a vantaggio di chi si accomoda sul divano, e della capacità di carico del bagagliaio, che offre un vano di tutto rispetto, tra i più generosi del segmento. Rifinita con cura, ha un valido sistema di climatizzazione bizona di serie, e bocchette posteriori incluse. I comandi principali sono ordinati e a portata di mano e nel complesso si nota una certa cura costruttiva e assemblaggi ben fatti.
Come va: la berlina aveva già dato prova di essere un'ottima stradista, e la ST non è da meno: telaio sano, tenuta elevata, sterzo ben bilanciato, piuttosto pronto, diretto e comunicativo. Le sospensioni, poi, lavorano abbastanza bene: sono solo un po’ rigide dietro, con gommatura ribassata.  

Con il restyling, la Seat Leon è stata aggiornata nell'estetica del frontale, che ora presenta un nuova calandra e fari full Led, e nei sistemi di assistenza alla guida come il Cruise control adattivo e altri mutuati dall'Ateca. Per il resto, la base tecnica è rimasta identica. La console centrale è posta leggermente più in alto, con la leva del cambio più comoda e il freno di stazionamento elettrico. Per quanto riguarda lo spazio a bordo, si sta piuttosto comodi in quattro, mentre il bagagliaio da 378 litri è ben sfruttabile, ma con la soglia un po’ alta.
Come va: tiene bene la strada ed è stabile. Monta uno sterzo progressivo ed è dotata della regolazione attiva dell'assetto. Ne risulta un inserimento in curva preciso, con un rollio quasi nullo e una buona agilità nei cambi di direzione, che permettono di divertirsi al volante. Non è una vettura morbida, ma riesce a neutralizzare piuttosto bene le irregolarità stradali, soprattutto all’avantreno. Buona l'insonorizzazione.
Pregi: la guidabilità resta uno dei suoi punti di forza. Inoltre ha un impianto frenante potente, con spazi d’arresto eccellenti e un rendimento molto costante.Difetti: sul divano il posto centrale è penalizzato dal tunnel alto