Vent'anni fa era una sorta di segmento C ora è una vettura completamente nuova, a partire dal pianale. È una cittadina “intelligente" e capace di trasformarsi in auto da famiglia, grazie a un'insospettabile abitabilità, con tanto spazio per le gambe, anche dietro, e sopra la testa (anche se sul divano si sta comodi soltanto in due). Per un'auto di 4 metri, inoltre, il bagagliaio è davvero grande e non manca il piano regolabile. La strumentazione è composta da quadranti tradizionali e ben leggibili. Al centro del cruscotto, il display MyDrive aggiunge informazioni su accelerazioni, consumi, statistiche varie. Molto reattivo, infine, il touch screen da 7˝ del sistema multimediale, che su alcuni allestimenti include il navigatore facile e intuitivo, così come la connessione dello smartphone.Come va: l'assetto è abbastanza morbido e turistico (soprattutto nei posti anteriori), ma non compromette le doti stradali. La Baleno ha poco rollio, un'agilità discreta e consente una guida sempre piacevole e sicura. Il volante ha un carico leggero, che varia molto poco in funzione dell'impegno. Buone progressione e precisione, anche nei piccoli angoli. Completa il quadro un buon manuale a cinque rapporti, con la quarta di potenza e la quinta lunga, di riposo. Pur con innesti un po' contrastati, si presta bene all'uso sportivo.
Pregi: grazie al peso contenuto, all'aerodinamica eccellente la Baleno ha consumi davvero contenuti. Lo spazio è davvero abbondante, più di quanto sembri dalle misure della carrozzeria. Si sta comodi anche dietro e si ha a disposizione un bagagliaio molto capiente.
Difetti la ripresa del motore aspirato mostra qualche limite: per ottenere spunti rapidi occorre scalare. La sostanza delle finiture c'è ed è buona, ma anche occhi e mani vogliono la loro parte: plastiche e dettagli non sono appaganti come sulle rivali più curate.