L'avventura della Suzuki Across parte dalla condivisione della stessa base tecnica con l'iconica Toyota RAV4. Dietro a questo scambio di tecnologie c'è un accordo di ben più ampia portata: in cambio dell'utilizzo di alcune piattaforme ibride (nel caso specifico, la Tnga-K), la Suzuki fornirà alla Toyota supporto nella produzione di veicoli di piccole dimensioni, che saranno venduti con il marchio delle Tre Ellissi nei mercati indiano e sudafricano, dove il costruttore di Hamamatsu è radicato da lungo tempo. Alle nostre latitudini, ciò si traduce in una Suv da 4 metri e 60 di lunghezza, con una particolarità nient'affatto trascurabile: il powertrain ibrido plug-in. Per la sua natura e per il contesto in cui s'inserisce, il senso della Across passa soprattutto dai consumi. Sotto il piano di carico è nascosta una batteria da 18,1 kWh, che consente un'autonomia media (reale) a emissioni zero di quasi 66 chilometri, che diventano 77 in città. E il bello e che non si scende mai sotto quota 60, nemmeno in autostrada. Le medie rilevate dal nostro Centro prove parlano chiaro: se si ha l'accortezza di sfruttare il generoso apporto della batteria, questa Suv chiede sempre poco carburante. E i consumi non spaventano neppure se si dovesse marciare a lungo con l'accumulatore vuoto: in tal caso l'Across percorre, in media, 16,1 chilometri con un litro di benzina, che salgono a quasi 18 in citta e scendono (di poco) sotto i 15 soltanto in autostrada, la condizione peggiore per una plug-in scarica. Le buone percorrenze non vanno a scapito delle prestazioni, visto che la Across è tutt’altro che lenta o impacciata. Con i motori che lavorano di concerto, basta premere in modo deciso il pedale dell'acceleratore per portare a termine un sorpasso in un attimo. La spinta dei tre propulsori arriva forte, confermata dallo 0-100 in 6,3 secondi. L'unica controindicazione è l'evidente rumorosità dell'unità termica, che si fa sentire un po' troppo nell'abitacolo quando, in piena accelerazione, lavora al massimo dei giri. Se invece s'inserisce la modalità EV, bisogna accettare un fisiologico – sebbene non eccessivo – calo prestazionale: marciando con il solo motore elettrico, lo 0-100 viene coperto in 10 secondi. Un risultato comunque buono, se si considera la mole della Across.
Come va. Le velleità sportive non fanno parte del carattere di questa Suzuki, che non vuol certo essere il mezzo con cui pennellare le traiettorie su un passo di montagna. Rimane sempre facile e sicura anche in situazioni d'emergenza, ci mancherebbe, ma è meglio godersela in souplesse. Cosi, c'è più tempo a disposizione per apprezzare sia l'ariosità dell'abitacolo, abbondante per quattro persone, con più di 550 litri disponibili per i bagagli) sia la praticità, con generosi vani portaoggetti disseminati sulla plancia e sul tunnel. Buono anche il confort generale: le sospensioni lasciano filtrare qualche scossone di troppo solamente al posteriore (quando si transita su ostacoli secchi), mentre l'insonorizzazione appare curata anche nella marcia autostradale.
Pregi. Prestazioni brillanti, grazie ai 306 cavalli complessivi del sistema. Consumi contenuti, specialmente se si sfrutta l'energia della batteria.
Difetti. Frenate migliorabili, come pure la modulabilità del pedale. Infotainment di semplice utilizzo, ma l'interfaccia grafica non è freschissima.