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Il numero di dicembre di Quattroruote, in edicola dal 1° dicembre e già disponibile in Digital Edition, dedica la copertina alla prova su strada della seconda generazione della Toyota C-HR, che rispetto alla serie precedente è riuscita a limare ulteriormente i già contenuti consumi. Le altre vetture testate a Vairano sono il pick-up Volkswagen Amarok, l’edizione numero sei della Renault Espace, ora diventata una Suv a sette posti, la nuova elettrica Kia EV9, la sesta serie della Honda CR-V e la versione post-restyling della Audi Q8. Nell’Attualità, tra l’altro, si fa invece il punto sul declino dell’industria automobilistica italiana, che vede come ultima tappa la cessione della fabbrica di Grugliasco da parte del gruppo Stellantis, si analizzano i problemi che, su più fronti, sta incontrando la DR dopo una fase di forte espansione e si ritorna a parlare della (in)sicurezza delle nostre strade, in particolare per ciò che riguarda i guardrail. Se poi il servizio di punta delle Anteprime è dedicato ai modelli di quattro marchi - DS, Jeep, Lancia e Opel - che nei prossimi anni usciranno dallo stabilimento Stellantis di Melfi, le Autonotizie offrono un ampio reportage a più facce dal Giappone, realizzato in occasione del Salone di Tokyo, parlano dell’inaspettato ritorno delle monovolume e presentano la nuova Dacia Duster. Nel numero di dicembre di Quattroruote, inoltre, si trovano tutte le indicazioni per partecipare al referendum digitale La Novità (per maggiori informazioni, leggere qui), nel quale i lettori possono votare i loro modelli preferiti usciti negli ultimi dodici mesi. Allegato (gratuitamente) al fascicolo, poi, c’è la Special Edition di Fleet&Business, un volume di 88 pagine dedicato al mondo corporate e agli operatori del settore: per un approfondimento leggete qui.

Toyota C-HR 2.0 GR Sport Hybrid - Prova su strada

Toyota C-HR. Coupé a ruote alte; un concetto che la Toyota ha voluto stressare ancora di più nel realizzare la seconda generazione della C-HR, la crossover compatta di maggior successo del costruttore giapponese. Forme sempre più spinte, qualità percepita più elevata e un portafoglio di motorizzazioni più ampio e ottimizzato: i full hybrid 1.8 e 2.0 sono più efficienti, portano al debutto la trazione integrale (con un ulteriore motore elettrico posteriore) e la variante plug-in hybrid. La versione di prova è proprio una i-AWD spinta dal 2.0 litri rinnovato, con 197 cavalli e la promessa di consumare meno. Difatti, dati alla mano, rispetto alla 2.0 litri da 184 CV della precedente generazione le percorrenze sono aumentate in ogni scenario di guida, soprattutto in quelli dove l’ibrido ha sempre patito un po’, per esempio l’autostrada. Così, quasi 20 km/litro effettivi di media sono facilmente alla sua portata. Con un comparto digitale inedito, a bordo la C-HR offre una posizione di guida migliorata e la sensazione di avere fra le mani un oggetto più curato. Nonché più agile di prima da guidare, sebbene nelle manovre d’emergenza ci sia sempre una certa tendenza della coda ad allargare più del dovuto.

Renault Espace (2023): pro e contro delle prova su strada

Una vita vissuta con un volume solo e adesso la conversione: la Renault Espace diventa una Suv a sette posti, ma vuole continuare a offrire spazio e, soprattutto, flessibilità. Di fatto, questa sesta generazione è la variante a passo lungo della Austral, dove a beneficiarne sono i passeggeri dietro e le valigie grazie anche a un notevole aumento dello sbalzo posteriore. Tre gli allestimenti, con quello in prova che vuol essere il più dinamico (Esprit Alpine), e una sola motorizzazione votata all’efficienza: il full hybrid da 200 cavalli che vede in campo il 3 cilindri 1.2 turbobenzina accoppiato a due motori elettrici e alla trasmissione robotizzata a quattro rapporti. Il powertrain, va detto subito, regala soddisfazioni soprattutto in termini di consumi: a dispetto della mole, la Espace riesce a coprire circa 19 km/litro in città e statale senza lesinare sulle prestazioni, che sono più che discrete. Piuttosto sorprendente, sempre in materia di guida, l’effetto che sortisce l’asse posteriore sterzante: in manovra è una pacchia, sembra di parcheggiare una citycar, e in marcia il sistema dona una inusuale agilità alla vettura. Quanto allo spazio a bordo, abbonda nelle prime due file di sedili; l’ultima, con i due posti aggiuntivi, richiede invece qualche sacrificio in più: l’accessibilità non è ottimale e lo spazio, specie in altezza, accontenta persone non più alte di un metro e settanta.

Honda CR-V Sport Touring - Prova su strada

Dal 1995, la Honda CR-V vuole riunire mondi poco conciliabili: quello dell’automobile e quello delle fuoristrada. Riuscendoci bene, peraltro: è la terza Honda più venduta al mondo. L’impressione, osservando la carrozzeria dai tratti somatici vagamenti europei, è che la sesta serie abbia scalato un paio di gradini verso l’alto. Anche grazie al debutto della versione plug-in (59.900 euro), la quale affianca, nella gamma, la conosciuta ibrido full, entrambe da 184 cavalli di sistema. Con prezzi a partire da 49.900 euro. Gli 11 centimetri in più di lunghezza (per un totale di 471) e i quattro aggiuntivi nel passo hanno portato un po’ più di agio in un abitacolo già di per sé accogliente: il divano (scorrevole) vanta lo schienale regolabile ampiamente nell’inclinazione, mentre non ci sono problemi di spazio per testa, ginocchia e spalle. Il bello della CR-V è che riesce a essere parca nella richiesta di carburante pure se non si ha l’accortezza di ricaricare la batteria da 17,7 kWh: in questo caso, in media, si percorrono 17,7 km/litro. Per fare il pieno di energia elettrica alla colonnina da 11 kW (o anche 22), sono necessarie poco più di tre ore: in questo modo, avrete a disposizione una sessantina di chilometri, prima di sentire il motore termico accendersi. Un range più che sufficiente, di solito, per le incombenze quotidiane. Durante le quali sperimenterete soprattutto un confort di alto livello, sia dal punto di vista dell’isolamento acustico sia se si parla di quello sospensivo.

Volkswagen Amarok

La seconda generazione del Volkswagen Amarok nasce in collaborazione con la Ford ed è di fatto un Ranger rivisto e corretto secondo i dettami della Casa di Wolfsburg. Fa parte di una joint venture più ampia che coinvolge più modelli di entrambi i marchi, sempre nell’ambito dei veicoli commerciali. Perché, va ribadito, in Italia i pick-up sono immatricolabili solamente come autocarri, con tutte le limitazioni del caso: prima fra tutte la correlazione fra la merce trasportata e l’attività dell’intestatario del veicolo. Poi, l’Amarok, come e più di altri suoi simili, si propone come veicolo duale, utilissimo compagno di lavoro, come pure di svago nel tempo libero (e lo dimostrano gli attacchi Isofix per i seggiolini dei bambini). Questa, che è la versione di vertice Aventura, prevede come unica motorizzazione un V6 turbodiesel di 3.0 litri da 241 CV e trazione integrale inseribile anche in modo automatico. Meccanica raffinata che si acquista a poco più di 73 mila euro, da cui scalare (per i professionisti) il 22% di Iva: tutto sommato, un buon affare. Se vi piace guardare il mondo dall’alto non c’è Suv che regga il confronto con l’Amarok. Anche dentro, scordatevi le rinunce a cui sono abituati i "camionari", giacché dotazioni e rivestimenti qui sono di livello automobilistico e di classe piuttosto alta. Quel che rimane del pick-up e, anzi, migliora la serie precedente, è la capacità di traino e la portata (in certi casi, quest’ultima superiore ai 1.100 kg). La guida è facile e sicura grazie al cambio automatico a 10 marce, non sveglissimo ma strutturato per mettere a disposizione il rapporto giusto al momento giusto. Non bastassero ha pure le ridotte per affrontare l’off-road più impegnativo.

Kia EV9

Una Suv da oltre cinque metri di lunghezza, con sette posti e un powertrain elettrico: la Kia EV9 non è (e non vuole essere) la razionalità fatta macchina, considerando che la versione bimotore in prova costa più di 81.000 euro. Eppure, ha una gran quantità di assi nella manica. Se il design è polarizzante, sullo spazio a bordo non si può discutere: ce n’è in abbondanza e nemmeno chi occupa la terza fila (i due sedili, quando non usati, scompaiono nel pavimento con la sola pressione di un tasto) sta scomodo o costretto. Il clima trizona e i sedili riscaldabili e ventilati (in prima e seconda fila) contribuiscono a un confort di pregio, favorito dalla silenziosità dei propulsori. Che qui sono due, creano la trazione integrale elettrica e sviluppano la bellezza di 385 cavalli, conditi con 700 Nm di coppia. Se serve, l’accelerazione è bruciante, ma pure l’autonomia non delude: grazie ai 99,8 kWh lordi, il nostro Centro prove certifica una percorrenza media di almeno 450 chilometri. Con la situazione peggiore, dal punto di vista dell’efficienza, che si verifica ovviamente in autostrada, dove la EV9 non va oltre i 330 chilometri con una carica. Un aspetto, quello del "pieno", che s’avvantaggia dell’architettura a 800 Volt: ciò significa poter accettare, alle colonnine ultraveloci, i 240 kW. In sostanza, puoi fare un "20-80%" in una ventina di minuti.

Audi Q8

L'Audi Q8 si concede un leggero maquillage di mezza età, ben sei anni dopo il debutto. Tema dell'aggiornamento: la fanaleria, sotto il duplice profilo estetico e funzionale. Perché, parlando dei proiettori anteriori, si può contare sui Matrix Led HD. Che portano in dote non solo la possibilità di mantenere gli abbaglianti sempre accesi senza accecare chi proviene in senso contrario, ma anche un paio di abbaglianti aggiuntivi con tecnologia laser: gestiti esclusivamente dall’elettronica, sono dotati di una forza straordinaria, che permette loro di raddoppiare il campo visivo, dai 250 metri di un abbagliante normale a quasi 500. Per illuminare a giorno pure la strada più buia e aumentare, al contempo, il senso di sicurezza. Su strada, la Audi Q8 50 TDI S line edition è quella di sempre: si ritrova intatto il consueto mix tra forza e morbidezza, tra confort e dinamismo. La grande Suv dei quattro anelli sa regalare un'esperienza di viaggio di livello superiore, che nasce dai sontuosi interni, dalla capacità d'isolare dalle sconnessioni della strada, dal V6 da 286 cavalli che ronza sornione. L’elettrificazione leggera (mild hybrid) rende morbidissimi gli spegnimenti e i successivi riavvii, ma rimane un certo ritardo ogniqualvolta riprendi o acceleri dai regimi bassi, causato con tutta probabilità fra la pigra risposta dell’acceleratore e la taratura migliorabile del cambio. In ogni caso, con un pieno di gasolio avrete di fronte - nella peggiore delle ipotesi - 800 km.

EcoBest

Quattordici elettriche si sono date appuntamento sulla nostra pista di Vairano per l’edizione 2023 dell’EcoBest Challenge, la sfida tra Bev che annualmente viene organizzata da AutoBest, premio internazionale nella cui giuria è presente anche Quattroruote. Tra i parametri della competizione, l’efficienza di ricarica in corrente alternata, il tempo di ricarica dal 20 all’80% della batteria in corrente continua, il consumo e l’autonomia. In quest’ultima sfida a prevalere è stata la Tesla Model 3 (574 chilometri), seguita dalla Hyundai Ioniq 6 (559).

Mazda-MX30

Primo contatto in Islanda, uno dei Paesi più green d’Europa, con la nuova versione ibrida plug-in (battezzata R-EV) della Mazda MX-30, che va così ad affiancare quella elettrica. Per l’occasione il costruttore giapponese ha rispolverato una vecchia conoscenza, l’iconico motore Wankel, che sulla sport utility di Hiroshima ha il compito di dare energia, appunto, a un powertrain a corrente. La Mercedes-Benz CLE coupé, invece, sa farsi apprezzare sui percorsi più vari, anche per merito del telaio attivo e del retrotreno sterzante. Degna di merito è poi la spinta del turbodiesel mild hybrid, molto corposa.

La cessione da parte del gruppo Stellantis dell’ex stabilimento Maserati di Grugliasco ci dà lo spunto per indagare sul declino dell’industria automobilistica italiana: qui trovate più informazioni sull’articolo. Un altro tema forte è l’apparente crisi della DR Automobiles, sulla quale negli ultimi mesi si sono addensate numerosi nubi: dall’indagine dell’Antitrust sulle sue campagne pubblicitarie ai problemi di disponibilità dei ricambi, dal calo delle vendite al possibile arrivo in Italia di nuovi e pericolosi concorrenti cinesi. Torniamo poi a parlare della situazione deficitaria delle nostre strade focalizzandoci sui guardrail: i chilometri a rischio, per la scarsa manutenzione delle barriere protettive, sarebbero addirittura 600 mila. E per intervenire si aspetta sempre che accada una tragedia, come si è visto nel recente caso del grave incidente di Mestre. Un altro servizio è dedicato ai persistenti problemi della rete di ricarica per le elettriche, a partire dal fatto che in molti casi le colonnine vengono installate senza poi essere allacciate: più di una su dieci si trova al momento in questa condizione. Quindi, in tema di auto elettriche, mettiamo a confronto l’acquisto e il noleggio, per vedere pro e contro di queste due formule di acquisizione, grazie a un test sul campo riguardante la Fiat Nuova 500 e la Renault Mégane E-Tech Electric. Infine – nella sezione Storie –, l’ottava puntata della nostra serie sulle dinastie dell’auto, nella quale incontriamo i discendenti dei più grandi nomi dei costruttori per raccoglierne aneddoti, impressioni e indiscrezioni. Questa volta i protagonisti sono Liliana e Lorenzo Innocenti, la moglie e il figlio di Luigi, l’ex patron della casa automobilistica milanese.

Stellantis

Nei prossimi anni, la fabbrica Stellantis di Melfi diventerà la casa di cinque modelli dei marchi DS, Jeep, Lancia e Opel: ne abbiamo ricostruiti quattro, uno per brand (qui trovate un riassunto approfondito dell’articolo). L’altra Anteprima del numero di dicembre ha come protagonista la terza generazione dell’Audi Q3, che dovrebbe uscire sul mercato nel 2025 con uno stile più asciutto e sportivo. Le Autonotizie propongono invece un ampio reportage dal Giappone: alle novità – di prodotto, ma anche riguardanti sistemi di mobilità e innovazioni tecniche – proposte dal Salone di Tokyo, si affiancano un’intervista al ceo della Nissan, Makoto Uchida, e un focus sulle kei car, le piccole auto nipponiche che sono da sempre legate al mercato locale, ma che avrebbero tutte le caratteristiche – almeno in teoria – per avere successo anche in un’Europa dove il segmento A è pressoché sparito dalle gamme dei costruttori e anche il B non se la passa molto bene, Suv a parte. Parliamo poi del ritorno delle monovolume, un genere dato troppo presto per finito, che sembra pronto a rivivere, sia pure sotto altre forme: con nuovi modelli non più a beneficio delle sole famiglie, ma di taglia forte, opulenti e costosi, nell’ambito di un modo alternativo di declinare il lusso. Infine, tutto sulla terza serie della Dacia Duster, che inaugura il nuovo corso del marchio romeno. Restando fedele a se stessa, anche nelle dimensioni, ma acquisendo una natura più sofisticata. E non ci riferiamo soltanto al look.

La Novità 2024

È di nuovo tempo di La Novità, il referendum digitale rivolto ai lettori di Quattroruote, chiamati per l’occasione a designare le loro auto preferite uscite nel corso dell’ultimo anno, nell’ambito di una rosa di 20 modelli pre-selezionati dalla redazione. Partecipare è semplice: basta collegarsi a questo link ed esprimere un massimo di tre preferenze. Le urne virtuali si aprono il 1° dicembre, contemporaneamente all’uscita del nuovo numero, e si chiuderanno il 15 gennaio 2024, mentre la vincitrice sarà proclamata alla fine dello stesso mese di gennaio.

Fleet&Business

Fleet&Business Special Edition. Ritorna l’appuntamento con il giornale dedicato agli operatori professionali del settore. Una rivista, nata nel 2019, che si rivolge ai fleet manager e a tutti gli attori della mobilità corporate per aiutarli a interpretare il grande cambiamento che sta interessando il mondo dell’auto, a partire dal settore dei prodotti e dei servizi a loro dedicati e dall’evoluzione delle formule di acquisizione. Ma questa è, appunto, una Special Edition di Fleet&Business, ovvero un’edizione arricchita del giornale, che potete trovare in edicola allegata (gratuitamente) al nuovo numero: qui trovate un'anteprima ancora più approfondita dei suoi contenuti.

Come richiedere allegati e dossier. Chi è abbonato a Quattroruote può richiedere gli allegati e i dossier inviando un’email a uf.vendite@edidomus.it, oppure telefonando al numero 02.56568800 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 18).

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