Sarà il marchio Volkswagen, sarà lo stile degli interni o la cura con cui sono stati realizzati persino i dettagli. O, forse, la somma di tutto questo: fatto sta che sulla up! (di cui sono state recentemente rilasciate le immagini della cinque porte) non si ha mai la sensazione di aver rinunciato a qualcosa. Al massimo, si può avere la certezza di aver risparmiato.

Caratteristiche. Esteticamente, la up! non è certo sensuale, ma comunica simpatia fin dalla prima occhiata. Una volta a bordo il volante regolabile solo in altezza costringe a qualche piccolo compromesso per trovare la posizioni più comoda: il problema, però, sta nel fatto che quando si ribaltano gli schienali per far salire qualcuno dietro, i sedili non tornano nella posizione iniziale e a quel punto è necessario ricominciare daccapo. Fatta l?abitudine anche all?impossibilità di abbassare il finestrino destro dal posto di guida, per il resto non c?è granché di cui lamentarsi: il tasto dell?hazard è un po? piccolo, la manopola dei fari è difficile da trovare al buio, ma si tratta di dettagli su un?automobile di questa categoria: anche perché, rispetto ad alcune concorrenti, la up! sprizza da ogni bullone una generale sensazione di ?ben fatto?. Parlando di elementi presenti su tutta la gamma, segnaliamo il bel navigatore al centro della plancia, mentre sono davvero troppo piccole le indicazioni dell?orologio e del termometro.

Interni. La up! è più lunga della Citroën C1 o della Peugeot 107 e pareggia i conti con la Fiat Panda (quella che sta uscendo di scena, ovviamente), ma non teme granché i confronti dal punto di vista delle dimensioni interne. Si tratta solo di accettare qualche compromesso quand?è il momento di salire o scendere, un problema che sarà risolto proprio con l?arrivo della cinque porte. In quattro, comunque, non si può immaginare di andare lontano, per lo meno con le valigie, per le quali lo spazio è quello che è. In realtà, 206 litri non sono malaccio, ma la forma del vano non aiuta quand?è il momento di caricare. Complessivamente l'abitacolo è un po' minimal, ma per nulla povero: si rinuncia a qualcosa (per esempio il finestrino del passeggero non si può aprire dal posto guida e mancano bocchette centrali), ma quel che c'è è ben fatto.

Prestazioni. Il nuovo tre cilindri è un bel motore, senza dubbio. Poche vibrazioni, buona silenziosità e la capacità di assecondare le richieste del pilota in tutte le situazioni. Il meglio lo dà tra i 1.500 e i 4.500 giri, oltre si può arrivare, ma la grinta non aumenta in maniera proporzionale al rumore e quindi è meglio cambiare marcia e dare fondo ai 95 Newtonmetri di coppia dei quali è capace. Tanto più con una leva del cambio così bella: i movimenti sono precisi, non legnosi, e la frizione non impensierisce neppure nel traffico. Per quanto riguarda i consumi, in media si fanno 14,5 chilometri con un litro un buon risultato, peraltro identico a quello della Panda. Grazie alla quinta lunga, la up! non è penalizzata neppure nei trasferimenti autostradali: a 130 orari, il tre cilindri gira sui 3.800 giri e con un litro di benzina si riescono a percorrere oltre 13 chilometri. Quanto basta per non far sembrare troppo piccolo il serbatoio da 35 litri.

Su strada. La up! ci mette poco a conquistarti: è maneggevole, facile e anche intuitiva, sempre e comunque. Nel traffico, che è il suo terreno di elezione, si è rassicurati pure dalla presenza del dispositivo City: tra i 5 e i 30 km/h, il sistema è in grado di frenare in automatico per evitare un impatto o, quantomeno, per ridurne le conseguenze. Quando raggiunge i limiti, la up! tende ad allargare le traiettorie con le ruote anteriori, ma lo fa in maniera graduale, dando un ampio preavviso. Meno esaltante il comportamento del controllo elettronico della stabilità, che interviene in maniera un po? disordinata. Per quanto riguarda il confort, infine, le sospensioni sono un po? rigide, non c?è dubbio. Ma la up! rimane una piccola comoda e rilassante: difficile chiedere di più in questa categoria, e il merito è anche della silenziosità del motore.