Prove su strada

Le più belle guidate

Bentley Bentayga, lusso a ruote alte - VIDEO

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Quasi tutti i costruttori hanno dovuto cedere al fascino (commerciale) delle Suv, Bentley compresa. E con la nuova Bentayga il marchio ha aperto una nuova pagina della propria storia, senza però rinnegare le proprie origini, fatte di lusso e motori a dodici cilindri. Abbiamo guidato la sport utility di Cewe nel 2016, anno del suo lancio: la prova completa è sul numero di agosto di quell'anno, ma nel caso ve la foste persa, allora è arrivato il momento di gustarvela per la nostra rassegna "Le più belle guidate". Anche con il video, la pagella e i dati rilevati dal nostro Centro Prove, che in questa occasione sono scaricabili gratuitamente.



Ci sono voluti quasi cento anni, 97 per la precisione, per arrivare a una Bentley come questa. E magari i puristi storceranno il naso, ma la Bentayga è destinata a ritagliarsi un posto importante nella storia della Casa inglese, perché sarà prodotta a ritmi finora sconosciuti dalle parti di Crewe. Già soltanto per quest’anno si parla di oltre 5 mila esemplari: non pochi, per una macchina che, al confronto, fa sembrare l'acquisto di una Range Rover puro buon senso e razionalità. La Bentayga (che riprende il nome da una formazione rocciosa nell'isola di Tenerife e si pronuncia “Bentéga"), da un punto di vista estetico, ha tutto quello che serve per essere una Bentley: il linguaggio stilistico è quello al quale siamo ormai abituati dai primi anni Duemila, anche se le inevitabili novità sotto il profilo delle proporzioni riducono (e non di poco) la sensualità delle linee e, in definitiva, bisogna ammettere che siamo lontani dalla grandiosità immortale di una Continental GT.

Abbiamo provato la Bentley Bentayga

Tanti cavalli, tanta massa. Dentro, basta un gesto minimo come aprire e chiudere le bocchette dell’aria, con quei piccoli stantuffi cromati senza tempo, e ci si trova calati nella più profonda e radicata tradizione british. Da lì in avanti, gli aggettivi li lascio scegliere a voi: da sontuoso a esclusivo, passando per principesco, vanno bene tutti. Anche se alcuni tasti sulla plancia hanno un aspetto economico e se le maniglie sul tetto sono di tipo non frenato e tornano in posizione di riposo in modo un po' frettoloso e rumoroso. O, ancora, se l'impianto multimediale è vecchiotto e, dunque, datato nelle logiche di funzionamento. Queste cadute di tono, però, non incrinano l’atmosfera generale, che resta altrettanto straordinaria anche quando la Bentayga comincia a muoversi.
Per disimpegnarsi nella vita di tutt’i giorni, bastano i primi 2.000-2.500 giri, un campo di utilizzo nel quale il dodici cilindri di origine Audi-Volkswagen risulta talmente vellutato da dare l'impressione che la Bentayga si muova in virtù di un invisibile elastico che la traina. Se, invece, s'insiste sull'acceleratore, c’è la cattiveria più confortevole che possiate immaginare: l’allungo è splendido e, nel più totale silenzio, ci si trova a velocità innominabili. E osservare tutto questo stando seduti al primo piano contribuisce ad amplificare la sensazione di andare forte come non si immaginerebbe. Il W12 biturbo non è figlio del downsizing né annovera la parsimonia tra le sue virtù più spiccate, ma è quel che serve per far dimenticare la monumentalità del corpo vettura. Ed è così che la Bentayga, al semaforo, riesce a lasciare indietro persino una Cayenne Turbo S.

Centro-Prove-Bentley-Bentayga

Per godersela non serve andare forte. D'altra parte, 5 metri e 14 di lunghezza e un peso di 2.673 chili non sono grandi premesse per l’handling. Sono numeri che rischiano di far sorgere qualche dubbio sul dinamismo generale, sulla capacità di affrontare le curve in maniera, per così dire, attiva piuttosto che di subirle. Invece no. Nonostante tutto, la Bentayga riesce a non trascurare completamente la tradizione di famiglia in materia di sportività. Non è la leggerezza fatta automobile, ovviamente, ma non dà neppure la sensazione che i cambi di direzione siano un'operazione contro natura: si sente sempre una certa inerzia, tuttavia ciò non impedisce alla Suv inglese di percorrere le curve in modo saldissimo, che è poi la cosa più importante, su un'auto del genere. Anzi, in questi momenti si comincia a desiderare uno sterzo dotato di maggiore prontezza, cosa che non verrebbe in mente se il telaio desse la sensazione di non avere molto altro da dire. La massa mette invece a dura prova i freni: hanno resistito a tutte le nostre prove in pista, ma un po' più di mordente ci starebbe bene, visto che parliamo di un'automobile capace di superare i 300 orari. Per godere con la Bentayga, però, non c’è bisogno di andare forte, perché il confort, ci fosse bisogno di dirlo, è principesco. Un giudizio al quale si arriva non soltanto moltiplicando in maniera aritmetica la silenziosità per la morbidezza dell'assetto. Anzi, sullo sconnesso, la sensazione da tappeto volante a volte è leggermente velata da qualche piccolo saltellio di troppo. Colpa, con tutta probabilità, della gommatura optional presente sul nostro esemplare, che prevede cerchi da ben 22 pollici. Poi, per proseguire con i lati meno esaltanti, aggiungerò che dietro si sta bene soprattutto in due e che la distanza dei sedili anteriori non è proporzionale alle dimensioni della vettura e al suo rango. Ma poco male, perché tutto questo non influisce sulla verità più importante e incontrovertibile: stare a bordo della Bentayga è qualcosa di assolutamente peculiare rispetto al resto del creato automobilistico.

Prova su strada ripresa da Quattroruote di agosto 2016, n.732

Pregi e difetti

BENTLEY Bentayga

Bentayga W12

Pregi

Qualità della vita a bordo. Confort, finiture, stile: qui tutto concorre a trasformare un semplice viaggio in qualcosa di assolutamente peculiare.

Motore/prestazioni. Il dodici cilindri è notevolissimo: aristocraticamente morbido, ma capace d'imprimere accelerazioni straordinarie.

Difetti

Freni. I quattro dischi tengono a bada 2.573 kg. Svolgono bene il loro compito, ma la sensazione è che non siano certo sovradimensionati. Quelli carboceramici sono in arrivo.

Impianto multimediale. Un touch screen ormai superato. Niente da dire sui tablet posteriori, invece, che sono moderni e ben fatti.

Velocità

Massima

Accelerazione

0-100 km/h
400 da fermo
1 km da fermo

Ripresa

(a min/max carico)

70-120 km/h
1 km DA 70 km/h

Frenata

100 km/h a minimo carico

Percorrenza media e Autonomia

STATALE
AUTOSTRADA
CITTÀ
BENTLEY Bentayga W12
302.010 km/h
BENTLEY Bentayga W12
3.9 s
12.1 s
22.0 s
BENTLEY Bentayga W12
4.2/4.2 s
20.9 s
BENTLEY Bentayga W12
41.7 m
BENTLEY Bentayga W12
8.3 km/l
8.7 km/l
4.3 km/l
LEGENDA
  • N.P. - Rilevazione non possibile
 
Posto guida
Plancia e comandi
Strumentazione
Climatizzazione
Visibilità
Finitura
Accessori
Dotazioni di sicurezza/Adas
Abitabilità
Bagagliaio
Confort
Motore
Accelerazione
Ripresa
Cambio
Sterzo
Freni
Consumo
BENTLEY Bentayga W12

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