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Opel Astra, efficiente anche senza l'ibrido

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Ci sono auto che, generazione dopo generazione, finiscono per identificare un marchio. Perché sono entrate nell'immaginario collettivo come emblema di quel brand, in genere per via della loro larga diffusione. Per la Opel questo modello è l'Astra, che – ancor più della Corsa – incarna appieno l'anima del Fulmine, riassumibile in una sola parola: concretezza. La media di Rüsselsheim, del resto, si è sempre rivelata un'automobile più di sostanza che di apparenza, elemento che è stato alla base del suo successo in ognuna delle prime cinque serie.
Con la sesta, introdotta tre anni fa, la Casa tedesca ha però deciso di mischiare le carte, proponendo un design di rottura rispetto alle progenitrici, che l'ha riposizionata all'interno del segmento C, facendola diventare più dinamica e grintosa. Uno stacco con il passato che coinvolge anche la tecnologia di bordo, la meccanica e le motorizzazioni. L'ultima generazione, infatti, non si basa più su una piattaforma d'origine General Motors, ma sul pianale modulare Emp2, condiviso con altri modelli del gruppo Stellantis, a partire dalla Peugeot 308. Il nuovo telaio ha consentito di portare al debutto le varianti ibrida plug-in e full electric, che così si sono affiancate ai tradizionali motori endotermici, del tutto privi di elettrificazione. Propulsori che nel tempo si sono evoluti, passando, nel caso di quelli a benzina, dai quattro cilindri agli attuali tre, senza però perdere una caratteristica particolarmente apprezzata dalla clientela Opel: l'attenzione ai consumi.

2023-Opel-Astra-04

Un sistema intuitivo. Il look derivato dalla Mokka, con la calandra Vizor a dominare il muso e gli interni contrassegnati dalla plancia Pure panel, non tragga in inganno: l'Astra è diventata più sbarazzina, ma non ha per nulla rinunciato al pragmatismo. Soprattutto a livello tecnologico, con i due schermi da 10 pollici del quadro strumenti e dell'infotainment connesso (compatibile, anche wireless, con Android Auto e Apple CarPlay) che offrono  funzioni tanto numerose quanto gestibili con estrema facilità. Niente effetti speciali che nel tempo si rivelano poco funzionali, dunque, ma soltanto quanto serve per guidare senza distrarsi: grafiche chiare, menu intuitivi e massima facilità di utilizzo, anche grazie a comandi vocali evoluti, che recepiscono bene le richieste del conducente. A bordo c'è parecchio spazio pure in seconda fila, dove sono presenti le bocchette del climatizzatore e una presa Usb. Inoltre, i sedili – immancabilmente certificati dall'ente tedesco di medicina posturale Agr – garantiscono un confort adeguato persino nei viaggi più lunghi. Durante i quali, però, ci si deve accontentare di un vano bagagli decisamente più piccolo rispetto ad altri modelli attorno ai quattro metri e 40: la sua capacità è di 305 litri, con piano di carico nella posizione più bassa. Portandolo invece in quella più alta, si hanno a disposizione 232 litri sopra e 73 sotto.

2023-Opel-Astra-08

Lunghi viaggi in tutto relax. Le nuove forme, oltre a svecchiare il look di un modello che nell'ultimo periodo aveva forse accusato più di altri il peso degli anni, hanno fatto bene anche all'efficienza. I progettisti del costruttore tedesco sono infatti riusciti a contenere il coefficiente di resistenza all'avanzamento (Cx) a quota 0,269. Tra le ricadute positive c'è il miglioramento del confort di marcia: l'abitacolo di questa Opel è molto ben isolato e non vi entrano particolari fruscii neppure a velocità autostradali. Ma l'affinamento dell'aerodinamica, ovviamente, contribuisce anche a ridurre i consumi: l'1.2 turbobenzina da 131 cavalli e 230 Newtonmetro, abbinato al cambio manuale a sei marce, garantisce percorrenze molto interessanti, ancor più se si tiene conto del fatto che si tratta di un motore non elettrificato. Nel peggiore dei casi, in città si fanno 15,1 chilometri con un litro di benzina, valore che sale a 15,7 in autostrada e a 18,1 in statale. Così, la tedesca arriva a staccare una media di 16,1 km/litro, per un'autonomia vicina agli 850 chilometri, grazie al serbatoio da 52 litri. I lunghi viaggi, dunque, non impensieriscono, anche perché, tra l'abitacolo silenzioso e l'assetto votato più alle ragioni del confort che a quelle del dinamismo, i chilometri scorrono via senza affaticare. Proprio la taratura dell'assetto, però, potrebbe essere un po' più affilata, almeno sulla GS – sigla che a Rüsselsheim è sinonimo di allestimenti dall'intonazione sportiva – protagonista di questa prova. L'isolamento dalle sconnessioni è più che discreto e la vettura si dimostra stabile e sicura tra le curve, ma non si può dire che brilli per piacere di guida. Sia chiaro, trattandosi di una media da famiglia, non ci aspettavamo un carattere aggressivo, però un pizzico di pepe in più non avrebbe guastato. Così come uno sterzo capace d'infondere maggiori sensazioni: il guidatore si ritrova tra le mani un comando abbastanza rapido e preciso, ma anche assai avaro in termini di feedback. E questo è un peccato, perché il telaio su cui posa questa segmento C è ben congegnato e il motore, pur non raggiungendo potenze elevate, spinge bene, è elastico e dona all'Astra un carattere abbastanza spigliato alle basse andature. Da ferma, la tedesca scatta con rapidità (lo 0-60 si risolve in 4,1 secondi), con la spinta che cala progressivamente  negli allunghi. Per il classico 0-100, infatti, occorrono 11 secondi, mentre per raggiungere il limite autostradale, sempre partendo da fermi, l'attesa si fa piuttosto lunga: 17,8 secondi. D'altronde, il piccolo tre cilindri ha a che fare con una vettura che, in condizioni di prova, arriva a pesare 1.423 chilogrammi e con un cambio manuale adatto alle andature rilassate. Quando si procede tranquilli, gli innesti si dimostrano fluidi e precisi, mentre, se si alza il ritmo, gli impuntamenti sono dietro l'angolo. Un altro aspetto che conferma come sull'Astra sia preferibile lasciare da parte gli istinti sportivi e mettersi comodi, magari sfruttando la tecnologia di bordo, per viaggi in totale relax. Infine, il capitolo Adas. Già dall'allestimento d'ingresso, la media del costruttore tedesco offre svariati sistemi di assistenza alla guida, integrabili con il pacchetto Intelli-Drive (550 euro), che offre accessori come l'avviso angoli bui, l'assistente al mantenimento della traiettoria e il cruise control adattivo. Insieme, gli ultimi due dispositivi garantiscono la guida assistita di livello 2: una bella comodità.

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