DS 7 Crossback
Come va: il buon accordo fra motore e cambio automatico a otto marce, mai troppo dinamico, ma comunque puntuale e senza incertezze, assicura un'erogazione fluida e una progressione decisa. In ogni caso, è sufficiente mettere mano al Drive mode, scegliendo l'impostazione Sport tra le quattro offerte, per avere una risposta più incisiva. La dinamica di guida risente dell'indole tranquilla della DS 7, che privilegia la souplesse di marcia, anche se lo sterzo assicura un discreto feeling. L'assetto contribuisce al confort generale, grazie all'efficacia delle sospensioni su ogni tipo di terreno, senza dimenticare l'eccellente insonorizzazione (filtra soltanto qualche fruscio generato dai retrovisori). In condizioni normali, gli spazi d'arresto della DS 7 CrossBack sono buoni, si allungano sui fondi differenziati a bassa aderenza. Il pedale, infine, risente dell'affaticamento e cede un po' sotto sforzo intenso.
Pregi: il confort è uno dei suoi punti di forza: si sta davvero comodi, grazie all'efficacia delle sospensioni attive e alla buona insonorizzazione. Ottimo il livello delle finiture.
Difetti: su fondi non omogenei gli spazi d'arresto sono lunghi. L'abitabilità è andata un po' a scapito della capacità di carico.
DS 7
Il restyling di un paio di anni fa ha svecchiato la Suv francese DS 7, che ha perso la denominazione Crossback ma non la sua allure fatta di confort, cura dei dettagli e lusso. All’interno l’ambiente è elegante e raffinato, rifinito con una pregevole attenzione e una cura certosina per i dettagli. Anche senza le regolazioni elettriche dei modelli top di gamma la posizione di guida si trova facilmente, e la seduta è molto comoda. Originale e scenografica la disposizione dei comandi, che non sono però facilmente identificabili né pratici da utilizzare. Lo stesso vale per la grafica della strumentazione digitale e dell’infotainment, ricca di informazioni ma non semplice da consultare. Tanto lo spazio per quattro adulti, anche se dietro i più alti rischiano di toccare il tetto con la testa. Non da record la capacità del bagagliaio, dalla forma regolare e ben sfruttabile: 407 i litri rilevati dal Centro prove.
Come va. La DS 7 è disponibile con il turbodiesel da 130 CV abbinato al cambio automatico, oppure in versione plug-in: quella 225 CV e trazione anteriore, oppure quelle da 300 e 360 CV con due motori elettrici e trazione integrale. La più potente, da noi provata, regala un inaspettato piacere di guida: la sport utility francese riprende senza alcun problema a qualunque velocità, aiutata da un cambio automatico veloce nelle cambiate. Le prestazioni di questa versione sono elevate, l’handling ha un sapore sportivo, e gli interventi alla meccanica hanno innalzato la tenuta di strada e ridotto rollio e beccheggio. Portata al limite la DS 7 ha un comportamento leggermente sovrasterzante, tenuto a bada dal controllo elettronico della stabilità. In modalità solo elettrica si percorrono circa 45 km. Le prestazioni si abbinano a un confort di alto livello, condiviso dalle altre versioni: ottima l’insonorizzazione, così come il lavoro delle sospensioni, che isolano perfettamente l’abitacolo dal mondo esterno. La dotazione di Adas delle versioni d’attacco va integrata con un pacchetto optional per la guida assistita di livello 2; su richiesta anche la visione notturna agli infrarossi.