La 208, dopo la botta di “grandeur” della 207 (che era arrivata a 405 centimetri), ha segnato il ritorno sotto quota quattro metri: esattamente a 3,97. Oltre alle dimensioni, c’è stata una certa cura dimagrante, per ridurre il peso dell’auto di un centinaio di chili e contenere i consumi. Tra le sue caratteristiche principali, c’è il volante piccolo che obbliga a una posizione di guida originale e diversa da tutte le rivali. Seguendo l’obiettivo di non far distogliere lo sguardo del guidatore dalla strada, e aiutati da servosterzi elettrici sempre più efficaci e ben tarati, i progettisti francesi hanno ridotto drasticamente il diametro del volante per tenerlo più in basso, al di sotto della strumentazione. La console centrale è dominata da un touchscreen da 7”, in posizione molto alta e proteso verso il guidatore. Per quanto riguarda lo spazio a bordo, ce n’è più che sulla 207, in particolare per le gambe di chi siede dietro. Il divano piatto, e non sagomato per due, consente all’occorrenza di sistemarsi abbastanza comodamente in tre. Risulta un po’ piccolo, rispetto alle concorrenti, il bagagliaio.
Come va: alla guida, la 208 si dimostra ben piantata sull'asfalto e capace di assecondare al meglio guidatori di tutti i tipi. Abitacolo silenzioso e assetto confortevole.