508 berlina
Come va. In marcia, la visuale è in parte ostacolata dalla strumentazione che poggia sopra la plancia e dalla linea di cintura alta, in parte limitata dalla posizione di guida un po' infossata. Nessun problema, invece, in manovra, grazie all'ausilio di sensori e retrocamera. In generale la 508 è un'auto che infonde subito sicurezza, sia in curva, dove l'assetto stabilizzato consente un'accelerazione laterale di quasi 1 G, sia sul bagnato, dov'è accompagnata da un leggero sottosterzo, mai impegnativo da correggere e sempre ben controllato da un Esp attento quanto discreto nell'intervento. E la morbidezza delle sospensioni, soprattutto di quelle anteriori, non influisce sulla stabilità, ma soltanto sulla precisione di guida. Lo sterzo è leggero in manovra rapido e progressivo: quando si utilizza il setup più sportivo acquisisce precisione e la giusta consistenza. Per quanto riguarda l'impianto frenante, è ben bilanciato e resistente alla fatica: gli spazi d'arresto, molto contenuti sull'asciutto, si allungano un po' troppo sui fondi differenziati bagnato-ghiaccio. Per quanto riguarda il cambio automatico, è molto confortevole in Drive, mentre non avrebbe guastato un po' più d'incisività in modalità Sport e nell'uso manuale.
Pregi. Si viaggia bene sulla 508, accolti da un abitacolo ben disegnato, curato fin nei dettagli
e isolato in modo efficace. I sistemi di assistenza alla guida di serie sono già completi; a richiesta si può avere anche il Night vision.
Difetti. Accomodarsi dietro può non essere così comodo, soprattutto se si è più alti della media. E anche entrare e uscire non è così facile. Per quanto riguarda la visibilità, il montante anteriore crea un angolo buio importante. E anche dietro non si vede granché.
508 station
La Peugeot 508 SW conserva buona parte dei tratti della berlina, a partire dai finestrini privi di cornice. Il padiglione resta spiovente, nonostante il corpo vettura sia più alto di un paio di centimetri (quota, 1,42 m). Così, col passo rimasto invariato (2,79 m), la differenza tra le due carrozzerie si gioca tutta sul piano delle forme in coda e delle capacità di carico. Parlando di design, alla Peugeot hanno risolto il tema in modo convincente, grazie al lunotto spiovente e alla presenza di un fascione avvolgente, esaltato dalle luci full Led attive, di serie sulla GT Line. Una coda dal taglio sportiveggiante, però, non è mai stata il miglior viatico per ricavare un bagagliaio super. Regola confermata dal nostro Centro prove, che nel vano della Peugeot ha misurato 436 litri, una trentina in più della berlina: non tanti in assoluto, anche se adeguati alle esigenze di una famiglia (e in linea con la concorrenza). Per contro, stivare oggetti è molto facile: merito del portellone elettrico (optional), della soglia bassa, della forma regolare del vano e della possibilità di reclinare gli schienali dal baule. Interni molto ben curati, come l’ambiziosa francese ci ha abituati da anni, e posto guida contraddistinto dalla strumentazione riconfigurabile, sulla quale si può visualizzare, per esempio, la mappa del navi oppure il solo, tachimetro digitale. A proposito dell’i-Cockpit, sulla 508 sembra aver raggiunto la piena maturità: l’ampio spazio e il volante dalla corona appiattita consentono ai più una sistemazione tale da poter leggere bene la strumentazione rialzata, senza dover guidare in modo innaturale.
Come va. In occasione della prova su strada della familiare, abbiamo provato la 508 SW BlueHDi 180 Eat8 in allestimento GT Line: dentro al cofano monta il 2.0 turbodiesel da 177 CV e 400 Nm, abbinato al cambio automatico a otto rapporti con paddle al volante. Un esemplare ben equipaggiato di serie e arricchito, in questo caso, da optional che lo rendono particolarmente adatto ai viaggi. Rispetto alla versione berlina turbobenzina da 225 CV, provata al lancio del modello, la station a gasolio da 177 CV pesa oltre 150 chili in più, superando i 1.800. Che si fanno sentire un po’ in termini di agilità, senza condizionare il comportamento stradale, che resta molto sicuro e facile da decifrare. La 508 mette in campo un bel carattere, da gran routière, veloce e confortevole. E, in questo, una fetta di merito spetta al due litri, ben dotato di coppia e in grado di far fronte a ogni situazione. Senza per questo diventare troppo assetato: di media, infatti, la francese percorre quasi 15 km/litro. L’automatico, gradevole e puntuale in Drive, è utilizzabile anche in manuale, ma pure in questa modalità non ci si deve aspettare una risposta troppo rapida. Poco male, perché la 508 SW si fa perdonare in fatto di scorrevolezza e brillantezza di marcia. Oppure nel caso si debbano affrontare tragitti lunghi, grazie all’ottima insonorizzazione e alla risposta efficace delle sospensioni a controllo elettronico (optional), che non diventano rigide neppure in Sport.
Pregi. Le prestazioni vivaci si abbinano con una guida facile e sicura: ce n'è abbastanza per godersi ogni viaggio al meglio. Qualità elevata, anche nella cura dei dettagli. E con un look moderno e ricercato.
Difetti. Visibilità posteriore: in manovra ci si deve affidare a telecamere e sensori. L’automatico non è dotato di Auto hold: al semaforo si deve tenere il piede sul freno.Visibilità posteriore: in manovra ci si deve affidare a telecamere e sensori.