La nuova Peugeot 2008 colpisce per il design e per le soluzioni dell’abitacolo, a partire dall'i-Cockpit. La Peugeot ha giocato la carta dell'originalità stilistica e del forte appeal estetico, per ripensare la crossover compatta rispetto alla versione di sette anni fa. Quella era carina e ben proporzionata, ma non aveva il carisma che oggi pervade la sua erede. Da crossover si è trasformata in una Suv con la "S" maiuscola, grazie al muso felino e a fiancate scolpite e muscolose, con un tetto spiovente che culmina in una coda dalla forte presenza, e infine proiettori ispirati dalla sorella maggiore 3008. Sembra molto più grande, insomma, e non è soltanto un effetto ottico: sette centimetri in più di passo e ben 14 da un paraurti all'altro, per una lunghezza totale di 4,3 metri, che la eleggono a più lunga della categoria. A bordo, il sedile di guida non è stato rialzato dal pavimento, perciò non si ha quella sgradevole sensazione di essere sospesi per aria con le gambe piegate che talvolta infastidisce su alcune Suv. Ergonomia ottima, dunque, con in più il vantaggio di una migliore accessibilità, data dalla maggiore altezza da terra, che non impone piegamenti per salire e scendere. L'arredamento riprende quello della 208 e rappresenta la più moderna espressione del Peugeot-pensiero, quello che già da tempo (dal 2012, per l'esattezza) caratterizza tutte le vetture d'oltralpe: strumentazione sistemata nella parte più alta della plancia e volante di piccole dimensioni, proprio per poter vedere meglio il quadro. Che adesso è totalmente digitale (di serie, tranne che sull'allestimento base Active, dov'è ancora analogico) e addirittura in tre dimensioni: un proiettore posto nella parte superiore del pannello riproduce le informazioni per fare in modo che quelle più importanti, come il tachimetro o le indicazioni del navigatore, siano in primo piano. Il sistema di infotainment, con integrazione Android e Apple per gli smartphone, ha comandi vocali (non brillantissimi, per la verità) e navigatore. L’abitacolo è pratico e adeguato per quattro persone.
Come va. La 2008 protagonista della nostra prova è turbodiesel quattro cilindri 1.5 nella sua declinazione più potente da 130 cavalli (c'è anche il 100 CV). In alternativa, si può contare sui motori a benzina 1.2 a tre cilindri (100, 130 e 155 CV) e sulla variante elettrica da 136 cavalli, con batteria da 50 kWh. La scelta del diesel, al netto dei blocchi del traffico, continua a essere vincente per chi percorre parecchia strada. Lo dimostrano le percorrenze di questa 2008: 15,6 km/litro in città, 19,1 in statale e attorno a 17 tanto in autostrada quanto nella media complessiva. Un'efficienza accompagnata dalla morbidezza d'erogazione e dalla progressività tipica dei propulsori a gasolio PSA: voce per nulla invadente e notevole disponibilità di coppia (300 Nm) ai regimi medio-bassi. In allungo l'1.5 BlueHdi tira un po' il fiato, ma la trasmissione a otto rapporti permette di viaggiare sempre sul velluto. E in grande comodità, perché è qui che si concentra il più evidente miglioramento. Il mix fra silenziosità globale e assorbimento è ai vertici della categoria. La taratura tendenzialmente morbida delle sospensioni incide un po' sulla dinamica, come dimostra il rollio abbastanza marcato, ma per il resto la sport utility francese risulta agile e piuttosto reattiva.
Pregi. Confort. Silenziosa, anche in velocità, e con sospensioni capaci di digerire bene qualsiasi fondo. Adas. Guida assistita di livello 2, con un controllo del volante preciso, per un maggior relax in autostrada.
Difetti. Interfaccia. Navigare fra i menu dell'infotainment non è molto intuitivo. Sterzo. Non è particolarmente rapido e le sensazioni trasmesse sono piuttosto filtrate.