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Auto storiche

Come vendere un’auto d’epoca: valutazione, documenti, sicurezza nella transazione

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Vendere un’auto d’epoca richiede competenze specifiche, attenzione ai dettagli e una conoscenza approfondita di un mercato molto diverso da quello dell’usato tradizionale. Capire come vendere un’auto d’epoca in modo corretto significa saper individuare la quotazione dell’auto d’epoca, effettuare una valutazione delle auto storiche coerente con il reale valore collezionistico e gestire con precisione i documenti delle auto storiche, evitando errori che possono compromettere la vendita.

In questo articolo analizziamo tutti gli aspetti chiave della transazione: dal valore storico alle certificazioni ASI e registri ufficiali, le differenze tra veicoli restaurati e originali, fino ai costi del passaggio di proprietà per un’auto d’epoca e ai principali rischi, incluse le truffe più comuni in questo settore, nonché come gestire in sicurezza la fase del pagamento.

L’obiettivo è fornire indicazioni chiare e pratiche per vendere in modo consapevole e sicuro, tutelando il valore del veicolo e la correttezza della transazione.

QUANDO UN'AUTO E' CONSIDERATA D'EPOCA

Un’auto è considerata d’epoca quando soddisfa specifici requisiti di anzianità e di status amministrativo, che sono stabiliti dalla normativa italiana. Sebbene nel linguaggio comune il termine “auto d’epoca” e “auto storica” vengono visti come sinonimi dal punto di vista legale hanno due significati differenti, come riportato dall’art. 60 del codice della strada.

In linea generale, si può dire che un’auto per essere considerata d’epoca:

  • Deve avere un’anzianità di almeno vent’anni dalla sua prima immatricolazione;
  • Deve essere iscritta a un registro storico riconosciuto: ad esempio registro ASI, registro FMI (se moto d’epoca) o registri di marca (Alfa Romeo, Lancia…);
  • Deve disporre del CRS, ovvero il certificato di rilevanza storica.

Differenza tra auto storica e d’epoca

La differenza tra auto storiche e auto d’epoca è fondamentale, e ha delle ripercussioni anche in fase di vendita:

  • Auto storica: è un veicolo che è iscritto a un registro storico e dotato di  CRS. Può circolare regolarmente, essere assicurato e venduto come qualsiasi altro veicolo, beneficiando di agevolazioni fiscali assicurative;
  • Auto d’epoca: è un veicolo radiato dal PRA, non più immatricolato per la circolazione ordinaria. Può essere utilizzato solamente in caso di raduni, eventi autorizzati o manifestazioni ma non può circolare liberamente su strada. Per la vendita di questi veicoli sono necessarie delle procedure particolari.

Conoscere questa prima differenza è essenziale per una corretta valutazione dell’auto, per la gestione dei documenti auto storiche ma anche per affrontare senza errori il passaggio di proprietà.

CERTIFICAZIONI ASI E ALTRI REGISTRI

Nel mercato delle auto d’epoca, le certificazioni ufficiali rappresentano un elemento molto importante per la valutazione del veicolo e per la sua rivendita.

Le certificazioni sono fondamentali nella vendita in quanto:

  • Aumentano la credibilità dell’annuncio;
  • Facilitano il passaggio di proprietà;
  • Rendono più chiara e oggettiva la valutazione delle auto storiche;
  • Riducono il rischio di contenziosi.

La vendita è comunque possibile anche in assenza di certificazioni, ma il valore dell’auto e l’interesse degli appassionati potrebbe risultare inferiore.

Certificazione ASI (AutoMotoClub Storico Italiano)

La certificazione ASI è la principale e più importante riconosciuta in Italia per le auto storiche, l’iscrizione comporta:

  • Il rilascio del certificato di rilevanza storica (CRS);
  • Il riconoscimento ufficiale dell’auto come veicolo di interesse storico e collezionistico;
  • Un impatto positivo sulla quotazione dell’auto d’epoca;
  • Accesso ad agevolazioni fiscali e assicurative, se previste.

Il CRS viene spesso richiesto per il passaggio di proprietà dell’auto d’epoca, per la sua immatricolazione ma anche per la circolazione in deroga ad eventuali limitazioni (ad esempio limitazioni ambientali).

Altri registri storici riconosciuti

In Italia, oltre all’ASI, esistono anche altri registri ufficiali che sono riconosciuti dal nostro Stato, come:

  • FMI (federazione motociclistica italiana) per le sole moto storiche;
  • Registro storico Alfa Romeo;
  • Registro storico Lancia;
  • Registro storico Fiat.

Questi registri rilasciano certificazioni che possono essere ritenute equivalenti al CRS.

TRUFFE COMUNI NEL MERCATO D'AUTO D'EPOCA

Il mercato delle auto d’epoca storiche è particolarmente esposto alle truffe, in quanto unisce valori economici rilevanti a scambi prettamente ed esclusivamente ad appannaggio di soggetti privati, il tutto coadiuvato da una forte componente emotiva e informazioni spesso difficili da verificare. Di seguito le principali truffe a cui prestare attenzione.

Falsi veicoli storici o certificazioni contraffatte

Questo caso riguarda auto che vengono presentate come d’epoca o certificate ASI, ma senza la reale iscrizione nei registri ufficiali, oppure veicoli venduti con documenti e certificazioni contraffatte

Auto non originali spacciate per originali

Veicoli modificati o assemblati con componenti non conformi o non originali o replica, vengono venduti come completamente originali per aumentare la quotazione.

In alcuni casi, certi veicoli vengono completamente restaurati con componenti non originali e messi in vendita come edizioni speciali per aumentarne il valore.

Chilometraggio e storico del veicolo falsificati

Manipolazione del contachilometri o ricostruzione incompleta della storia dell’auto, soprattutto per modelli molto richiesti e ambiti dai collezionisti.

A volte vengono nascosti o camuffati incidenti pregressi, telai saldati, ruggine, saldature o altri interventi di ripristino.

TRUFFE NELLA FASE DI PAGAMENTO

Richieste di caparre o pagamenti anticipati senza adeguate garanzie, con il rischio di perdere l’importo versato o di non ricevere il veicolo, oppure di consegnare il veicolo e non ricevere la somma pattuita.

La fase di pagamento è sicuramente quella più delicata, a causa della tipica fase di empasse dove:

  • L’acquirente vuole pagare quando ha il veicolo a lui intestato. Ma se poi non paga?
  • Il venditore vuole il saldo prima di procedere alla firma del passaggio di proprietà. Ma se non firma o si dilegua con il veicolo o l’auto presenta vincoli o gravami?

Nessun metodo di pagamento tradizionale - come bonifici istantanei o assegni circolari - riesce a tutelare questa delicata fase.

Rischi bonifico istantaneo

Il bonifico istantaneo auto d’epoca, a differenza del pensiero comune, porta con sé rischi sia per l’acquirente sia per il venditore:

  • Acquirente: rischia che effettuato il pagamento il venditore non firmi il passaggio di proprietà, oppure si dilegui con il veicolo o ancora non si presenti all’appuntamento per il passaggio di proprietà. Inoltre vi è anche il rischio dell’applicazione del cosiddetto blocco di sicurezza, ovvero un sistema antifrode della banca che impedisce l’emissione di un bonifico istantaneo verso un soggetto con cui non si ha uno storico pregresso di pagamenti;
  • Venditore: rischia che l’acquirente, una volta a lui intestato il veicolo, non paghi, oppure la truffa della triangolazione bancaria o ancora l’impedimento dell’emissione del bonifico istantaneo a causa del blocco di sicurezza oltre a limiti di importo per lo strumento previsti dalla banca dell’acquirente.

Rischi assegno circolare

Anche l’assegno circolare auto d’epoca comporta numerosi rischi, come specificato in diverse sentenze anche dell’arbitrato bancario finanziario (ABF):

  • Acquirente: potrebbe fornire la fotografia del circolare al venditore, che la richiede per verificare la bontà del titolo. Ricevuto però il materiale, il venditore clona l’assegno e lo incassa. Quando l’acquirente si accorge, è ormai troppo tardi;
  • Venditore: potrebbe ricevere un assegno circolare falso o clonato, in grado di ingannare anche i primi controlli degli occhi esperti della banca. Per l’accredito sono necessari fino a cinque giorni lavorativi, tutto il tempo necessario all’acquirente per fuggire con il veicolo.

Come pagare auto d’epoca in sicurezza

L’unica soluzione davvero sicura per pagare l’auto d’epoca è quella innanzitutto di evitare qualsiasi tipo di anticipo e affidarsi a una piattaforma di deposito a garanzia, detto anche escrow auto, infatti:

  • L’acquirente deposita il denaro presso la piattaforma;
  • Ricevuto il saldo, la piattaforma inoltra notifica di corretto deposito ad acquirente e venditore;
  • I due soggetti procedono quindi al passaggio di proprietà;
  • Intestato il veicolo all’acquirente, il denaro viene rilasciato al venditore.

Nessun metodo di pagamento tradizionale (ne parliamo qui) può offrire questa garanzia, in Italia questo servizio è offerto dalla piattaforma di pagamento sicuro Owny (Owny.it) specializzata nella compravendita di veicoli.

Per garantire la massima sicurezza ad ambedue le parti Owny effettua specifiche verifiche documentali tramite database ufficiali ACI /PRA per verificare la corretta intestazione del veicolo all’acquirente, prima di rilasciare il denaro al venditore.

Il servizio può essere attivato sia online sia in negozi fisici, ovvero le agenzie di Pratiche Auto partner Owny presenti in tutto il territorio nazionale.

Se la controparte rifiuta l’utilizzo di un sistema così sicuro, evidentemente c’è qualcosa che non va, meglio non rischiare e passare al prossimo acquirente o venditore.

DIFFERENZA TRA AUTO RESTAURATA E ORIGINALE

Nel mercato dell’auto d’epoca, la distinzione tra auto restaurata e originale è uno degli elementi che incide maggiormente sulla valutazione del veicolo, ma anche sull’interesse dei collezionisti e sul prezzo finale di vendita.

Auto originale

Un’auto originale è un veicolo che conserva la maggior parte dei componenti di fabbrica o comunque conformi alle specifiche dell’epoca di produzione, ovvero:

  • Componenti meccanici, finiture e interni coerenti con l’allestimento originale;
  • Materiali e verniciature fedeli all’epoca;
  • Nessuna modifica

Auto restaurata

Un’auto restaurata invece è un veicolo che è stato oggetto di interventi più o meno profondi per riportarlo in condizioni meccaniche o estetiche ottimali. Il restauro si distingue in:

  • Integrale: prevede la sostituzione di molte parti, anche se conformi a quelle dell’epoca;
  • Conservativo: rispetta colori, componenti e materiali originali.

PASSAGGIO DI PROPRIETA' AUTO D'EPOCA: COSTI E AGEVOLAZIONI

Il passaggio di proprietà di un’auto d’epoca beneficia di agevolazioni fiscali, a patto che la stessa sia ultratrentennale (ad eccezione della provincia di Bolzano che prevede l’agevolazione anche per le auto ultraventennali).

Quindi, nel caso di un’auto che abbia meno di trent’anni i costi del passaggio di proprietà restano invariati rispetto a quelli di un’auto più moderna, nel caso invece in cui l’auto abbia più di trent’anni l’agevolazione riguarda l’IPT che è ridotta a prezzo fisso di 51,65 €.

All’IPT poi devono essere aggiunte le altre componenti, quali marche da bollo (16 €), emolumenti PRA (27 €) e diritti di motorizzazione (circa 58 €). Se ci si affida ad un’agenzia di Pratiche Auto inoltre bisogna considerarne il compenso, di media in Italia oscilla tra i 50 € ed i 150 €.

COME GESTIRE LA COMPRAVENDITA AUTO D'EPOCA IN SICUREZZA

Per gestire la compravendita di un’auto d’epoca davvero in sicurezza, le principali accortezze da avere sono due:

  • Verificare il reale interesse storico del veicolo, il corredo di documentazione e farsi aiutare da occhi di meccanici e carrozzieri esperti in quello specifico modello;
  • Gestire la delicata fase di pagamento nella massima sicurezza, affidandosi sempre alla piattaforma di pagamento sicuro Owny.it, che è l’unica soluzione per tutelare davvero acquirente e venditore da truffe e raggiri in questa delicata fase.

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