Gpl è l’acronimo di “Gas di petrolio liquefatto” (in realtà è una miscela di gas tra cui, essenzialmente, propano e butano). È utilizzato - contenuto in appositi serbatoi a una pressione di circa 6-8 bar - per alimentare auto a benzina opportunamente costruite per funzionare anche a gas direttamente dalla casa costruttrice (le cosiddette auto omologare) oppure modificate successivamente all’immatricolazione mediante l’installazione, da parte di ditte specializzate, di impianti ad hoc (le cosiddette auto trasformate).
In entrambe le situazioni, le vetture possono viaggiare sia a benzina (rare le auto gasolio/Gpl) sia a gas. E il passaggio da un’alimentazione all’altra è automatico, durante la marcia, all’esaurimento del carburante utilizzato in quel momento.
Negli ultimi decenni le auto a Gpl hanno avuto una discreta diffusione in Italia per più di un motivo:
Limitatamente alle immatricolazioni, in media nel decennio 2014-2023 la quota di vetture a benzina+Gpl targate in Italia è stata del 7,5%, con un picco del 9,15% nel 2014. Secondo l’Aci, complessivamente a fine 2023 circolavano in Italia oltre tre milioni di autovetture a Gpl.
Secondo l’Unem, l’ex Unione petrolifera, l’associazione di Confindustria che riunisce le società che operano nell’energia per la mobilità, nel 2023 in Italia sono stati consumati 1,513 milioni di tonnellate di Gpl per autotrazione, l’1,4% in meno rispetto al 2022.
Nel 2024 il prezzo medio nazionale del Gpl ha toccato, a fine marzo, un picco di 0,896 €/l, ma la media dei prezzi nei primi otto mesi del 2024 è stata di 0,721 €/l.
Il prezzo medio dei carburanti, e dunque anche quello del Gpl, è rilevato settimanalmente dal ministero dell’ambiente (https://sisen.mase.gov.it/dgsaie/prezzi-settimanali-carburanti).
Il ministero delle Imprese e del made in Italy rileva i prezzi medi settimanali per ciascuna regione e sulla rete autostradale (https://www.mimit.gov.it/it/prezzo-medio-carburanti/regioni#abruzzo).
Esistono poi app per smartphone che mediante geolocalizzazione mostrano i prezzi dei carburanti nei distributori presenti nel territorio circostante la propria posizione.
Nell’immagine qui sotto è riportato l’andamento del prezzo al pubblico del Gpl negli ultimi dieci anni (Fonte: Ministero delle imprese e del made in Italy).
Come si può vedere, il prezzo non ha mai superato i 90 centesimi al litro.
Secondo la banca dati di Quattroruote Professional, limitatamente alle auto nuove a listino omologate a Gpl a settembre 2024, una versione a gas costa, mediamente, il 5% in più rispetto alla confrontabile versione a benzina, con picchi del 10-12% in più. Tuttavia, non mancano modelli e versioni con un prezzo chiavi in mano leggermente inferiore, dell’ordine di 1-2 punti percentuali.
Tecnicamente è sempre possibile trasformare a Gpl un’auto con alimentazione esclusiva a benzina o a gasolio. Il costo dell’operazione dipende dal modello di auto, dall’impianto che si intende installare e, ovviamente, dal costo dell’installazione in base alle libere tariffe del professionista a cui ci si rivolge. In generale, l’operazione, per le auto a benzina, ha un costo medio complessivo compreso tra mille e 2 mila euro in base al modello di auto e alle caratteristiche dell’impianto, ma può scendere leggermente al di sotto o salire al di sopra delle cifre indicate in alcune situazioni particolari o in funzione delle tariffe dell’installatore. Se l’auto che si intende trasformare è a gasolio, invece, il costo è superiore.
L’operazione va effettuata esclusivamente presso un installatore qualificato, che si occuperà anche dell’aggiornamento della carta di circolazione (dal 2021 non è più necessario il collaudo in Motorizzazione civile).
I serbatoi del Gpl devono essere sostituiti ogni dieci anni con riferimento alla data di collaudo dell’impianto se installati successivamente all’immatricolazione oppure alla data di prima immatricolazione del veicolo se montati direttamente dal costruttore.
Una vettura a Gpl, poi, può avere costi di manutenzione ordinaria leggermente superiori rispetto a quelli della corrispondente versione a benzina.
Non esistono incentivi strutturali all’acquisto o alla trasformazione di auto a Gpl, tuttavia può capitare che lo Stato o gli enti locali (regioni o comuni) stanzino fondi destinati a queste operazioni. In particolare, nel momento in cui questa guida è stata messa online era ancora disponibile un contributo statale di 400 euro per l’installazione di un nuovo impianto a Gpl su autovetture Euro 5 o Euro 6. Per questa iniziativa lo Stato aveva messo a disposizione, a partire dall’1 luglio 2024, circa 4 milioni di euro, sufficienti per 10 mila trasformazioni.
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