La BYD Seal U, versione a ruote alte della berlina sportiva Seal, è una Suv dalle linee morbide disegnata da Wolfgang Egger. Rispetto alla ibrida plug-in si distingue per il paraurti appena più sporgente, la scritta sulla coda e il muso privo di presa d'aria. Semplice e moderno l’abitacolo, realizzato con materiali ricercati e buone finiture: la qualità percepita è alta. Il posto guida offre tante regolazioni, mentre i comandi sono tutti a portata di mano, con parecchi tasti fisici fra volante e console. Come tutti i modelli della Casa cinese, anche sulla Seal spicca a centro plancia lo schermo rotante (da 12” o 15” a seconda dell’allestimento), con un infotainment veloce nella risposta e con connettività senza fili per dispositivi iOS e Android. Più affollata e meno leggibile la strumentazione digitale. Tanto lo spazio per i passeggeri, anche per chi siede dietro, che può anche contare su un pavimento completamente piatto. Il bagagliaio ha una capacità dichiarata compresa fra i 552 e 1.440 litri, ed è ben rifinito; peccato solo per l’assenza di una botola passante per caricare oggetti più lunghi.
Come va. Questa versione elettrica è disponibile con un solo motore da 160 kW (218 CV) all’anteriore, con una coppia di 310 o 330 Nm in base all’allestimento. La più ricca Design monta una batteria di 87 kWh netti (90 lordi), per 500 chilometri di autonomia dichiarata, mentre nell'allestimento d'attacco Comfort la capacità dell'accumulatore è di 71,8 kWh (420 km). La Seal U è un’auto soprattutto comoda: il powertrain colpisce più per la fluidità nell’erogazione che per la pura brillantezza (lo 0-100 km/h dichiarato è di 9,6 secondi). Come la plug-in, l’assetto è morbido e privilegia il confort a bordo, con un rollio ulteriormente accentuato dalla massa, che in questa versione a batteria supera le due tonnellate. Efficace l’insonorizzazione e la comodità a bordo, inficiata solo da qualche fruscio a velocità autostradali. Curata la sicurezza, con una ricca dotazione di Adas, che comprende la guida assistita di livello 2 e il monitoraggio dell’angolo cieco.