Dopo Arona e Ateca ecco la terza Sport Utility della Casa spagnola, che si posiziona al top della gamma. A bordo ha spazio da vendere, un buon rapporto fra prezzo e contenuti ed è ben fatta. È possibile viaggiare in cinque con notevole agio e un bel po' di valigie al seguito (595 litri effettivi). In caso di necessità, poi, ci si può giocare la carta dei sette posti (optional). In questo caso, lo spazio longitudinale a disposizione dei due passeggeri è fra i più generosi della classe, sebbene resti una soluzione più adatta ai bambini che agli adulti. All'apprezzabile razionalità con cui sono disposti i comandi principali si affianca la praticità del Virtual cockpit (di serie su tutta la gamma), che fornisce indicazioni esaustive senza distrarre. La bontà degli accoppiamenti e la qualità dei materiali sono le stesse delle cugine Skoda e Volkswagen.
Come va: considerando il segmento, la Tarraco è una vettura agile e gradevole. La stabilità è elevata, sebbene l'Esp sia così invasivo da compromettere, nei cambi di corsia sul bagnato, la direzionalità. Buono l'assorbimento generale delle sospensioni, anche quello percepito al posteriore. Allo stesso modo è buona l'insonorizzazione, pur con qualche fruscio in autostrada. Lo sterzo è ben calibrato per il tipo di vettura: leggero alle basse velocità, aumenta il suo carico in maniera proporzionale all'andatura e alle condizioni di guida. Buona la prontezza, come pure il feedback.Pregi: l'abitabilità è da riferimento, sia per le persone sia per i bagagli. In più è comoda per viaggiare. Ricca la dotazione di serie, anche per gli allestimenti d'accesso alla gamma.Difetti: nel doppio cambio di corsia sul bagnato l'Esp è troppo invasivo.