In arrivo 30 nuove elettriche
L’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi avrebbe in programma di investire nei prossimi cinque anni 23 miliardi di dollari (poco più di 20 miliardi di euro al cambio attuale) per sostenere lo sviluppo congiunto e il lancio di oltre 30 nuovi veicoli elettrici entro il 2030. È quanto riporta la Reuters, anticipando alcuni dettagli della strategia, denominata "Alliance to 2030”, che il sodalizio franco-nipponico presenterà il 27 gennaio prossimo.
In arrivo una nuova piattaforma. Le tre aziende, che insieme hanno già speso 10 miliardi di euro su progetti di elettrificazione della gamma, punterebbero a dimostrare "un’intensificazione" della collaborazione e una "visione condivisa sull'elettrificazione e sulla mobilità connessa", in particolare tramite lo sviluppo congiunto di cinque piattaforme comuni in grado coprire il 90% delle elettriche da lanciare nei prossimi anni. L’Alleanza ha già sviluppato e in parte implementato quatto architetture. Una di queste, la Cmf-Ev, è alla base delle Renault Mégane E-Tech e Nissan Ariya, un'altra supporta auto economiche come la Dacia Spring e le ultime due sono dedicate alle kei car giapponesi e ai veicoli commerciali leggeri. La quinta, ingegnerizzata dalla Casa francese e denominata Cmfb-Ev, dovrebbe arrivare verso la metà del decennio per fare da base a veicoli elettrici compatti, tra cui la versione a batteria della Nissan Micra e una gemella della Losanga, probabilmente la riedizione della Renault 5 prevista per il 2024. La stessa piattaforma dovrebbe ospitare anche una una Suv ispirata alla Renault 4L.
Gigawattora in comune. La rinnovata collaborazione tra le tre aziende dovrebbe anche portare a una sempre più intensa condivisione di componenti chiave, batterie comprese. Il piano dovrebbe includere investimenti congiunti nella produzione di accumulatori tra Francia, Gran Bretagna, Cina e Giappone, con l’obiettivo di arrivare a una capacità di 220 gigawattora di entro il 2030. L’Alleanza, intenzionata ad aumentare standardizzazione e condivisione delle batterie per dimezzarne i costi produttivi, dovrebbe anche mettere a fattor comune la tecnologia dello stato solido sviluppata dalla Nissan.
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