Il punto di forza della "Forester 2.0", da noi provata nelle versioni aspirata da 92 kW-125 CV e turbo (130 kW-177 CV), sta nella capacità di soddisfare ogni esigenza di trasporto, in virtù soprattutto della versatilità d'utilizzo, dell'abbondante spazio a bordo per bagagli e passeggeri e dell'attitudine a muoversi su percorsi impervi.

Sulle strade innevate, teatro del nostro test, l'aspirata ci è parsa più a suo agio, grazie al fatto di disporre, oltre che di un assetto più morbido e di cerchi da 15", anche delle cosiddette "mezze marce", disponibili solo su questo modello e in abbinamento al cambio meccanico: ovvero, un dispositivo che, nei passaggi più duri a bassa velocità, consente di tenere il regime di rotazione del motore un po' più alto, aumentando la disponibilità di coppia. Una necessità non manifestata dalla "Forester turbo", visti i 285 Nm erogati a 3200 giri contro i 184 a 3600 della "2000" aspirata.

Elevata per entrambe le vetture la motricità (aumentata nel nostro caso dalla presenza di pneumatici invernali, indispensabili per sfruttare al meglio la trazione integrale permanente), in gran parte attribuibile all'ottimo lavoro svolto dai tre differenziali che rendono superflua la presenza del controllo elettronico di trazione.

Su asfalto, invece, emergono i limiti del baricentro alto delle "Forester", della gommatura da neve e di uno sterzo non particolarmente rapido. Nelle situazioni d'emergenza, poi, ci si trova a dover fare i conti con i difetti tipici di questo tipo di vetture, come gli spazi di frenata piuttosto lunghi e un pronunciato rollio in curva. Contenuti, soprattutto sulla "2.0" aspirata, i consumi.