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Prove su strada

Skoda Superb

La prova della 2.0 TDI 190 CV DSG 4x4

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Sono quasi quindici anni che la Skoda Superb s'impegna. Tre lustri nei quali questa "Classe S del popolo" (lasciateci esagerare, per una volta) si sforza di mettere definitivamente da parte il ricordo di un certo passato. Perché, diciamolo, questa è una signora berlina. E se questa definizione le andava magari un po' strettina con le prime generazioni, che nello stile avevano qua e là qualcosa che poteva riportare alla mente il socialismo reale, ora le calza a pennello: potrà piacere o no, e questo fa parte del gioco, ma il risultato c'è tutto. Ha la classicità che si pretende da questa tipologia di auto, ma riesce a reinterpretare il tutto in chiave moderna. A chiudere il cerchio, poi, ci pensano le assonanze con le cugine Audi e Volkswagen (leggi pianale Mqb), che in questo caso si accompagna alla trazione integrale, che ricalca un'impostazione ben nota: il moto, in gran parte delle situazioni, arriva alle ruote anteriori; soltanto quando l'aderenza comincia a scarseggiare viene trasferito al retrotreno, attraverso la classica frizione Haldex.

Spazio da... limousine. Tutte queste novità non spostano un punto fermo che la Superb porta con sé da sempre: un abitacolo a dir poco ampio, oltre a un bagagliaio che non teme confronti neppure con molte vetture tutto spazio e praticità, Suv e station wagon in primis. Quando si sale a bordo, non sono tanto i passeggeri anteriori ad accorgersi di queste peculiarità, perché davanti si sta seduti più o meno come su una Passat (e il riferimento non è ovviamente casuale), quanto piuttosto chi ha la fortuna di occupare il divano posteriore. Qui lo spazio è fuori da ogni immaginazione, se avete in mente rivali come la Ford Mondeo o la Mazda 6, e rende non del tutto peregrino l'accostamento con la Mercedes Classe S citata in apertura. Insomma, senza voler essere minimamente provocatori, siamo su livelli degni di una limousine. In questa versione top, lo spazio si accompagna ad arredi che sono più eleganti che sontuosi, con un risultato finale di una certa levatura: il livello di finitura è capace di soddisfare pure chi ha qualche pretesa. Certo, ogni cosa ha il suo prezzo: nell'allestimento Laurin & Klement, questa Superb costa oltre 42.000 euro, che salgono a quasi 50.000 dell'esemplare in prova. Per quanto la macchina ci sia tutta, resta il fatto che con queste cifre si possono cominciare a prendere seriamente in considerazione modelli della solita triade tedesca. Per completezza, bisogna comunque ricordare che la gamma parte da cifre ben più ragionevoli.

Come va. Quel passo lungo che le regala tutta l'abitabilità che abbiamo magnificato più sopra fa anche in modo che la Superb sia uno splendido incrociatore stradale: stabile, morbida, ben centrata, macina chilometri con una facilità incredibile e spiace soltanto che l'esperienza di guida, nella sua globalità, sia leggermente più “cruda" rispetto a una Passat (sì, ancora lei). A ben guardare, non è neppure l'auto più silenziosa che abbiamo provato, ma questo non toglie che il confort sia una delle sue qualità più spiccate. Lo si nota ovviamente nei lunghi viaggi e persino nei più brevi spostamenti cittadini. Il merito è pure degli ammortizzatori a smorzamento regolabile, di serie sulla Laurin & Klement, che mettono d'accordo in maniera egregia le ragioni del confort con tutto quello che serve dal punto di vista della guida. E, infatti, la Superb non delude neppure quando si comincia a giocare con il suo assetto: nonostante tutto ciò che di buono abbiamo detto dal punto di vista della comodità, è anche capace di affrontare con una certa autorevolezza le curve. Beninteso, rimane sempre una compassata berlina a passo lungo, non certo una driver's car, ma questo non la infila direttamente nel comparto delle automobili noiose da guidare. Anche quando si forza l'andatura, i movimenti del corpo vettura rimangono evidenti, ma tutto sommato contenuti, senza che la precisione di guida ne patisca. Di tutto il resto s'incaricano il due litri turbodiesel e il cambio Dsg, un'accoppiata che non avrà il pregio della novità, perché è già presente dentro il cofano di mille modelli del gruppo, ma che rappresenta una certezza. In quest'edizione da 190 CV ripercorre le buone qualità di sempre, a partire dall'azzeccato mix tra morbidezza, progressione e, quando gli si chiede tutto, una certa aggressività. Insomma, un motore completo, che si sposa perfettamente con le qualità del cambio a doppia frizione, capace di non far rimpiangere troppo un tradizionale automatico con convertitore di coppia. Quest'ultimo, di solito, su auto di questo genere si rivela la scelta più indicata, ma qui si tratta solo di rinunciare a qualche piccola pennellata di morbidezza nelle partenze. In un mondo di cambi che hanno ormai nove rapporti per rendere i consumi sempre più bassi, i sei della Superb potrebbero sembrare pochi. Ma è una questione più che altro psicologica, a ben guardare, perché nella pratica quotidiana va benissimo così. Ne volete la prova? A 130 orari, il motore gira poco oltre i 2.000 giri e il risultato sono richieste di carburante piuttosto contenute. Come accade anche in tutte le altre situazioni, per essere sinceri.

In sintesi. A suo modo, ormai, la Superb è un classico. E sotto un certo profilo, permetteteci la provocazione, non ha concorrenti. Nel senso che di auto spaziose ce ne sono a bizzeffe, ma nessuna può competere con la più imponente delle Skoda, soprattutto nel divano posteriore e nel bagagliaio. E la Superb sa come utilizzare tutto questo spazio, che è perfetto per i viaggi. Un'automobile senza difetti? Beh, non esageriamo, quella semplicemente non esiste. Nel caso della Superb basta dare un'occhiata al listino. Attenzione, però: le cifre di cui vi abbiamo parlato si riferiscono al turbodiesel con l'allestimento top. Come dire che si può puntare anche un pochino più in basso senza essere costretti a troppe rinunce.  

Alessio Viola
(Prova su strada ripresa da Quattroruote di ottobre 2015)

Pregi e difetti

SKODA Superb 3ª serie

Superb 2.0 TDI 190 CV SCR DSG 4x4 L&K

Pregi

Abitabilità. Cinque posti comodi, con tanto spazio per chi sta dietro. Notevoli anche le qualità del bagagliaio.

Confort Tiene fede ai suoi desideri da ammiraglia: è piacevole e riposante un po' in tutte le situazioni.

Difetti

Prezzo. Per una Superb si può spendere anche meno. Fatto sta che i 50 mila euro dell'esemplare in prova sono davvero molti.

Garanzia. Visto il desiderio di offrire sostanza, una copertura più estesa non avrebbe per nulla stonato.

Velocità

Massima

Accelerazione

0-100 km/h
400 da fermo
1 km da fermo

Ripresa

(a min/max carico)

70-120 km/h
1 km DA 70 km/h

Frenata

100 km/h a minimo carico

Percorrenza media e Autonomia

STATALE
AUTOSTRADA
CITTÀ
SKODA Superb 2.0 TDI 190 CV SCR DSG 4x4 L
229,495 km/h
SKODA Superb 2.0 TDI 190 CV SCR DSG 4x4 L
8,0 s
15,8 s
29,1 s
SKODA Superb 2.0 TDI 190 CV SCR DSG 4x4 L
8,1/9,3 s
26,4 s
SKODA Superb 2.0 TDI 190 CV SCR DSG 4x4 L
38,3 m
SKODA Superb 2.0 TDI 190 CV SCR DSG 4x4 L
16,9 km/l
15,3 km/l
13,7 km/l
LEGENDA
  • N.P. - Rilevazione non possibile
 
Posto guida
Plancia e comandi
Strumentazione
Climatizzazione
Visibilità
Finitura
Accessori
Dotazioni di sicurezza/Adas
Abitabilità
Bagagliaio
Confort
Motore
Accelerazione
Ripresa
Cambio
Sterzo
Freni
Consumo
SKODA Superb 2.0 TDI 190 CV SCR DSG 4x4 L
La prova della 2.0 TDI 190 CV DSG 4x4

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