La terza generazione riserva molte novità, a partire dal pianale dai motori, fino ai dispositivi per la sicurezza. Dentro, si ritrova lo stesso spirito e un design che mantiene i punti fermi: quadrante centrale e tanta sportività, ma con accresciuta qualità ed effetti speciali. Rispetto alle dimensioni lo sfruttamento dello spazio non è ottimale, soprattutto per chi sta dietro e il bagagliaio ha una cubatura limitata.
Come va: anche se un po' addolcito, il go-kart feeling rimane e il retrotreno mantiene un buon appoggio. L'assetto è un po' rigido, soprattutto nelle versioni con pneumatici da 18", fatica a filtrare le sconnessioni dell'asfalto. Per quanto riguarda lo sterzo, il comando ha perso un po' della prontezza che caratterizzava le serie precedenti, migliorando la progressività.
Pregi: la Mini costa cara, ma è fatta bene: i materiali e gli assemblaggi sono ok. Inoltre, il doppia frizione è morbido e puntuale.
Difetti: il vano è angusto, basta solo per un paio di valigie. L'assetto è rigido e il rotolamento delle gomme si sente. Il diesel vibra un po'.