Come va. La XCeed è un’auto equilibrata su strada. Il baricentro diverso da quello della berlina ha costretto i tecnici Kia a mettere mano alle sospensioni. Il risultato è un comportamento stradale omogeneo e facile da gestire, anche grazie allo sterzo bilanciato e dal buon feedback. Quello che emerge, infatti, è l’equilibrio della vettura: l’assetto, per esempio, è di sostanza, ma non rigido. Tra i diversi propulsori disponibili, abbiamo provato l’1.6 turbodiesel da 136 cavalli: vivace quanto basta e ben abbinato all’automatico a doppia frizione, morbido e puntuale. In alternativa c’è l’ibrida 1.6 GDI, spinta da un powertrain già noto: si tratta, infatti, dello schema plug-in già visto sulle strade sotto le carrozzerie della Hyundai Ioniq e della Kia Niro. Anche la dinamica Suv può quindi contare sull'1.6 benzina a ciclo Atkinson e sull'unità elettrica da 61 CV, che prende energia da una batteria al litio da 8,9 kWh. Conto finale, 141 CV e 265 Nm di coppia, col beneficio di un sostanzioso incentivo in virtù dei soli 31 g/km di emissioni di CO2 dichiarati dalla Casa. Tutte le buone doti dinamiche della XCeed restano intatte, mentre a farne le spese, come nel caso di tutte le Phev, è il baule, che cede qualche litro alle batterieLa XCeed sfoggia buone doti anche su percorsi impegnativi, supportata da sistemi elettronici efficaci e non troppo invasivi. In fatto di assistenza a chi guida, inoltre, la coreana ha tutto quel che serve: frenata automatica d’emergenza e mantenimento della corsia di serie, mentre in opzione è presente il pacchetto Advanced driving assistance plus, che include la guida assistita di livello 2 e il cruise control attivo con Stop&Go, oltre al monitoraggio degli angoli bui e del traffico in retromarcia.
Pregi. Senza essere sportiva, la XCeed si dimostra gradevole e briosa, oltre che sicura. Consumi buoni, sia per la turbodiesel sia per l’ibrida.
Difetti. Visibilità posteriore limitata: sulla XCeed Evolution, però, è di serie la retrocamera.