Nel segmento delle Suv medie la Kia Sportage si fa notare per linee proporzionate che si uniscono a uno stile originale, a cominciare dal frontale con i proiettori a Led a boomerang e la grande calandra. Anche l’interno si caratterizza per l’equilibrio tra stile e funzionalità, con materiali e finiture di buon livello (ma tanti dettagli sono in plastica rigida) e soluzioni pratiche come le prese Usb-C nel guscio dei sedili anteriori. Lo schermo curvo davanti al guidatore integra la strumentazione digitale e lo schermo dell’infotainment facile da utilizzare, ricco di funzioni e con connettività Apple CarPlay e Android Auto. L’abitabilità è buona per quattro adulti, con spazio a sufficienza per gambe e testa, mentre il bagagliaio non è da record: il nostro Centro prove ha misurato una capacità che oscilla dai 436 litri per la full hybrid ai 348 della mild hybrid.
Come va. Ricca la gamma di motorizzazioni, che comprende anche una versione a Gpl e un’ibrida plug-in, cambio manuale o automatico, trazione a due o quattro ruote motrici. Abbiamo provato la full hybrid da 230 CV e la mild hybrid a gasolio da 136 CV: la prima è indicata per chi circola prevalentemente in città, mentre la seconda è più versatile, adatta per chi si muove tanto in autostrada. I consumi sono buoni, ma non i migliori del segmento: l’ibrida percorre mediamente 13,9 km con un litro di benzina (quasi 18 in città), mentre la Mhev a gasolio fa 15,2 km/l di media (14 km/l in città). A prescindere dalla motorizzazione, la Sportage resta comunque una bella macchina per i viaggi: curata l’insonorizzazione dell’abitacolo e buono l’assorbimento delle sospensioni, anche se lo scotto da pagare è un rollio piuttosto marcato. L’auto rimane comunque sicura, grazie a un ottimo impianto frenante e un comportamento onesto nelle manovre d’emergenza. La guida assistita di livello 2 è di serie per tutte, versione di accesso esclusa, che però conta già su molti aiuti di serie.