La nuova generazione della compatta giapponese si presenta al pubblico con uno stile semplice e si riconosce per molti dettagli: muso allungato, passo generoso, sbalzo anteriore ridotto e profilo laterale slanciato sottolineano la nuova impostazione dinamica, cambiata profondamente. Una piccola rivoluzione ha interessato l'abitacolo, che propone una plancia più raffinata, in particolare per il materiale impiegato (un tipo di plastica morbida, che somiglia alla pelle), e di sicuro più appagante. Tra le novità, nel cofano ora trova posto anche una propulsione ibrida mild, di cui però sulle prime si avverte poco la presenza, perché la componente elettrica non si manifesta nelle consuete forme, nemmeno attraverso qualche indicazione specifica nel quadro strumenti. L'avviamento, per esempio, è tradizionale: il due litri a benzina parte puntuale e silenzioso, solo qualche istante dopo aver premuto il tasto Start dietro il volante, giusto per dare il tempo all'elettronica di fare un check. La frizione è molto leggera, il cambio morbido, lo spunto fluido. Insomma, ci sono tutte le qualità tipiche della Mazda, che mette ai primi posti la scorrevolezza e l'agilità. In generale, il contributo dell’ibrido si traduce soprattutto nel miglioramento dell'efficienza energetica del sistema. Oltre al contributo del motore elettrico, che utilizza l'energia recuperata nei rallentamenti, si può contare sull'azione concomitante di altri fattori, come, per esempio, la possibilità di disattivare automaticamente due dei quattro cilindri a velocità costante in autostrada. Le dimensioni sono grossomodo quelle della serie precedente, solo il passo è aumentato di 3 cm. Lo spazio a bordo non manca. Davanti si viaggia bene, mentre dietro l'accessibilità non è il massimo e c'è agio per persone di media statura: i più alti soffrono un po'. I litri (rilevati) del bagagliaio, ben rifinito, sono un po' meno rispetto a prima: 319 contro 363. La forma regolare permette comunque di sfruttarlo al meglio. L'infotainment, fruibile attraverso uno schermo da 8,8" è completamente nuovo, si manovra con una pratica manopola sul tunnel e alcuni tasti per l'accesso rapido. Apple CarPlay e Android Auto sono di serie.
Come va. La Mazda3 non ha grandi velleità sportive, ma con il contributo dell'unità elettrica l'accelerazione non è affatto male, come certifica il cronometro (0-100 in 9,1 secondi). Di sicuro è migliore della ripresa, che per ottenere un certo vigore spesso costringe a scalare marcia. In ogni caso, si apprezzano la progressione morbida, il buon accordo motore-cambio e, in generale, la fluidità di marcia. Impostazione confermata anche dalla risposta dello sterzo, pronto quanto basta e preciso nell'impostazione delle curve e nel mantenimento delle traiettorie, grazie anche a un assetto equilibrato, nonostante il leggero rollio. La taratura delle sospensioni, del resto, privilegia il confort, piuttosto che una guida sportiva. La Mazda3 è anche dotata di un discreto pacchetto di dispositivi di assistenza alla guida, che aiutano il conducente a prevenire situazioni critiche e a limitarne gli effetti, oltre che a porre rimedio a eventuali momenti di disattenzione. In aggiunta ad alcune forme di guida assistita, in primo luogo il cruise control adattivo e il mantenimento in carreggiata, la vettura offre, tra l'altro, un sistema per tenere sotto controllo il traffico agli incroci con scarsa visibilità, la frenata automatica con il rilevamento dei pedoni e il monitoraggio dell'affaticamento del conducente. Utile anche la lettura automatica dei cartelli con i limiti di velocità (e della segnaletica più importante) proiettati sul parabrezza grazie all'head-up display. È agile, veloce e divertente da guidare. L'appoggio è sicuro e la stabilità di buon livello. Quando si supera il limite d'aderenza, l'Esp interviene per rimettere le cose a posto. Per quanto riguarda il confort, l'abitacolo è isolato in modo esemplare.
Pregi. È un'auto piacevole e, allo stesso tempo, sicura in ogni situazione. Il controllo elettronico della stabilità è ben tarato. Cambio pregevolissimo, anche nell'uso veloce
Difetti. Gli spazi d'arresto sono molto lunghi nel test sul bagnato con aderenza differenziata. In questa situazione il controllo non è facile. Pur con una forma regolare, il bagagliaio ha una soglia di carico alta e una capacità limitata.