Accanto a tre e cinque porte, la gamma Mini annovera anche la variante cabrio. Basata sulla terza serie del modello con piattaforma Ukl, è cresciuta rispetto al modello uscente: in lunghezza (+9,8 cm) per un totale di 3 metri e 82, in larghezza (+4,4 cm) e nel passo (+2,8 cm). Anche le carreggiate sono state allargate, alla ricerca di una miglior abitabilità ed è più agevole l'accesso ai sedili posteriori. Anche il vano bagagli ha visto aumentare le sue dimensioni e ora offre spazio variabile da 160 a 215 litri, mentre la sponda è capace di portare oggetti fino a 80 chilogrammi. La capote automatica è dotata della doppia apertura: scorrevole per la sezione superiore (40 centimetri) o totale per guidare en plein air, e si può aprire e chiudere in 18 secondi fino a una velocità di 30 km/h (anche tramite telecomando). E in caso d'incidente, non mancano i rollbar che si estendono automaticamente. La plancia è mutuata dalla sorella a tre porte e offre anche tutte le dotazioni tecnologiche comuni alla terza generazione del modello, con infotainment e sistemi di sicurezza di ultima generazione. Fra i dettagli esclusivi tipici del modello spicca il sistema Always Open Timer, per calcolare il tempo percorso a capote aperta, l'app Mini Connected, per verificare il meteo in funzione della guida open air e la modalità "Cabrio" del climatizzatore. Nel 2018 ha fatto il suo debutto in gamma il doppia frizione Dct a sette marce, che oltre alle classiche funzioni dispone di un programma per la guida sportiva e può essere utilizzato come sequenziale, agendo direttamente sulla leva posta sul tunnel centrale. Infine, come da tradizione anche la Mini Cabrio è declinata nella variante sportiva John Cooper Works. Equipaggiata con un 2.0 turbo da 231 CV e 320 Nm di coppia, stando ai dati dichiarati accelera da 0-100 km/h in 6,5 secondi (6,6 con il cambio manuale) e tocca i 242 km/h di velocità massima. Per gestire al meglio le prestazioni, il telaio adotta il sistema Servotronic e il controllo della stabilità DSC supportato dal controllo di trazione DTC, dal differenziale elettronico EDLC e dal Performance Control.
Come va: sulla cabrio non si può parlare di go-kart feeling: si sta infossati e vicini all'asfalto, l'auto si dimostra abbastanza pronta a scattare, ma il rollio si fa sentire. Ciononostante l'intervento dell'elettronica rende la guida sempre sicura. Oltre all'assetto morbido, anche la taratura dello sterzo non è all'altezza della fama Mini: nella guida impegnata occorrerebbe maggiore sensibilità. Più che soddisfacente, invece, il confort offerto a chi guida e ai passeggeri: la Mini Cabrio è silenziosa fino a 120 km/h e capace di assorbire bene le asperità della strada. L'impianto frenante, infine, consente ottimi spazi d'arresto in tutte le situazioni. Buoni i risultati ottenuti anche sui fondi differenziati e sul piano della resistenza.
Pregi: fra le sue doti migliori c'è il confort, con le sospensioni in grado di assorbire bene le imperfezioni del manto stradale.
Difetti: lo sterzo è piuttosto diretto, ma non è molto preciso né progressivo quando si va al limite. E il bagagliaio, sebbene sia cresciuto e offra l'utile Easy load, resta piccolo.