Costruita sulla medesima piattaforma della Austral e della Espace, la Suv-coupé francese Rafale prende il nome da un aereo da competizione degli anni Trenta, e si caratterizza per le forme sportiveggianti e il lunotto spiovente. All’interno l’ambiente è lo stesso, curato e tecnologicamente ben dotato, delle due sorelle: al netto di qualche risparmio troviamo materiali di buona qualità (specialmente negli allestimenti superiori), assemblati con cura. Ottimi sia la strumentazione digitale, ampiamente personalizzabile, sia l’infotainment che gira su Android Automotive, tra i migliori in circolazione per semplicità di utilizzo, interfaccia e assistente vocale (e c’è anche la connettività wireless per dispositivi Android e iOS). Meno funzionali invece le tre leve a destra dello sterzo per cambio, tergi e satellite audio. Nonostante la coda filante, il passo di 274 cm favorisce un’abitabilità più che buona: dietro due adulti viaggiano comodi, con tanto spazio per le gambe. Qualche sacrificio in più per un eventuale quinto passeggero, che si trova tra i piedi un tunnel centrale pronunciato. Il bagagliaio ha una capacità reale, misurata dal Centro prove, di 465 litri: 59 in più della Austral.
Come va. La Suv-coupé francese è disponibile con il nuovo propulsore ibrido plug-in da 300 CV e quattro ruote motrici e con il full hybrid da 200 CV, quello esaminato dal Centro prove. La Rafale vanta una vena dinamica spiccata, ma non all’altezza delle sport utility più affilate, puntando maggiormente su confort e bassi consumi: la percorrenza media rilevata è di 16,8 km/l, che in città diventano ben 22,1. Le sospensioni assorbono bene le asperità della strada, lasciando trapelare qualche scossone soltanto dietro, in corrispondenza degli ostacoli brevi e accentuati. Curato l'isolamento acustico dal rumore di rotolamento dei pneumatici e dai fruscii (avvertibili esclusivamente alle velocità autostradali, all'altezza dei montanti). Buono il lavoro dei freni sull’asciutto, meno sulle superfici ad aderenza bassa e differenziata. La dotazione di Adas prevede di serie anche il monitoraggio degli angoli ciechi e la frenata d’emergenza (anche in retromarcia), ma per la guida assistita di livello 2 occorre attingere alla lista di optional.