La media francese ha un design che riprende le ultime tendenze della Casa del Leone, con un frontale aggressivo, linee più marcate e muscolose. Gli interni trasmettono un’elevata percezione di qualità per materiali e finiture; audaci dal punto di vista stilistico, ma senza sacrificare praticità e funzionalità: i tasti fisici sono tutti ben disposti. La plancia ha l’impostazione Peugeot con la strumentazione rialzata e il piccolo volante in basso, che richiede un minimo di studio per trovare la posizione di guida giusta. Di serie strumentazione digitale e infotainment, entrambi da 10,1”, con connettività Apple CarPlay e Android Auto wireless. Lo spazio per i passeggeri posteriori è rimasto sostanzialmente quello di prima: non esagerato, specialmente per le ginocchia, un po’ meglio per spalle e nuca. La versione ibrida plug-in ha un bagagliaio regolare e ben rifinito, con una capacità rilevata di 276 litri: nella media per le phev di questo segmento. Le motorizzazioni termiche hanno un po’ di litri extra (412 litri dichiarati).
Come va. La Peugeot 308 c’è a benzina (anche ibrida e plug-in), gasolio e 100% elettrica. La Phev da 180 CV da noi provata è gagliarda nella spinta, ben supportata dal cambio automatico a otto marce; la batteria da 12,4 kWh garantisce un’autonomia di 50 km a emissioni zero; con gli accumulatori scarichi, in città arriva a 12,7 km/litro, con una media rilevata di 12,9 km/l. La berlina francese è confortevole, con una grande capacità di assorbire le piccole e grandi imperfezioni della strada. L’abitacolo è ottimamente insonorizzato, anche alle andature autostradali. Non è precisissima nel disegnare le traiettorie, ma il comportamento dinamico è sano e prevedibile, anche in situazioni d'emergenza. Ok i freni sull’asciutto, ma sui fondi ad aderenza differenziata gli spazi si allungano un po’. Di serie su tutti gli allestimenti il pacchetto Drive Assist con frenata automatica d’emergenza e cruise control adattivo. La guida assistita di livello 2 è disponibile sugli allestimenti superiori.