1. È vero che la carta di circolazione va tenuta sempre in macchina?
Sì, è vero. Lo dice il nome stesso, “carta di circolazione”: è il documento che permette a un veicolo di circolare, ossia di marciare e sostare su strada. Senza carta di circolazione una vettura non può stare su una strada pubblica o privata aperta al pubblico. Tant’è che persino la mancanza momentanea della carta di circolazione è sanzionata dal Codice della strada con una multa di 42 euro (29,40 con lo sconto per chi paga entro cinque giorni) con obbligo di presentarsi in un ufficio di polizia per mostrare il possesso del documento.
Il documento originale può essere sostituito da una fotocopia nelle seguenti situazioni:
2. È vero che la carta di circolazione adesso si chiama documento unico?
La legge del 2017 che ha soppresso, a partire dal 2021, il vecchio certificato di proprietà fino a quel momento emesso dal Pra, il pubblico registro automobilistico gestito dall’Aci, ha istituito il cosiddetto “Documento unico di circolazione e proprietà”. Ciò, in quanto le informazioni di competenza Pra, ossia la proprietà dell’auto e la presenza di eventuali gravami sul veicolo (per esempio il fermo amministrativo, l’ipoteca eccetera), sono adesso annotati direttamente a pagina 4 della carta di circolazione, che è l’unico documento, appunto, rimasto dopo la riforma. La locuzione “Documento unico”, tuttavia, è impropria e giuridicamente scorretta, visto che sul documento stesso, in coerenza con le norme europee che lo disciplinano, è normalmente riportata la dicitura “Carta di circolazione”. Insomma, “documento unico” è una definizione burocratica prettamente italiana che, in generale, non andrebbe usata.
3. Che differenza c’è tra carta di circolazione e documento unico?
Si tratta dello stesso documento, la carta di circolazione, che in alcune situazioni alcuni soggetti definiscono impropriamente “documento unico”. La locuzione “documento unico”, infatti, si è diffusa in seguito alla legge che ha istituito, appunto, il “documento unico di circolazione e proprietà” in seguito alla soppressione del certificato di proprietà e al mantenimento della sola carta di circolazione. In pratica, tra gli addetti ai lavori si suol definire con la locuzione “documento unico” la carta di circolazione emessa a partire dal 2021 - e dunque contenente anche l’annotazione della proprietà del veicolo e la presenza di eventuali gravami – per distinguerle dalla carta di circolazione ante 2021, priva di queste annotazioni. Ma sempre carte di circolazione sono.
4. È possibile che la carta di circolazione sia prima o poi digitalizzata come la patente?
Non è escluso che anche questo documento possa essere digitalizzato. Per il momento, però, questo passaggio non è previsto e, dunque, il documento cartaceo deve essere sempre tenuto a bordo del veicolo.
5. Che cosa accade se si perde la carta di circolazione o se la rubano?
In caso di furto o smarrimento o furto, l’intestatario del veicolo deve immediatamente presentare denuncia alle forze di polizia. Il comando o la caserma, se la carta di circolazione è duplicabile, rilascerà un permesso provvisorio di circolazione che consentirà di circolare in fino al rilascio del duplicato del documento e inoltrerà la richiesta di duplicato alla direzione generale della Motorizzazione civile. Sarà quest’ultima a inviare il nuovo documento al proprietario del mezzo mediante servizio postale. È possibile abbreviare i tempi presentando la denuncia di furto o smarrimento rilasciata dal comando di polizia o dei Carabinieri in un’agenzia di pratiche auto. Se la procedura di duplicazione non sarà stata ancora avviata, la nuova carta di circolazione potrà essere stampata direttamente dall’agenzia.
6. La carta di circolazione è un documento incomprensibile da decifrare. Che cosa c’è scritto?
Semplificando al massimo, nel primo riquadro sono riportate il numero del documento, la targa del veicolo e le generalità dell’intestatario, nel secondo i principali dati tecnici, nel terzo le cosiddette annotazioni, ossia ulteriori informazioni sul veicolo, nel quarto gli eventuali gravami. Sul retro del documento è riportata una legenda che consente di associare ogni punto del terzo riquadro a una specifica informazione. Ecco la nostra guida su come leggere il documento: CLICCA QUI.
7. È vero che in alcune situazioni la carta di circolazione può essere ritirata dalla polizia?
Sì, vi sono violazioni particolarmente gravi (per esempio la mancata copertura assicurativa) tali da impedire la prosecuzione della marcia. In queste situazioni la carta di circolazione è ritirata dalle forze di polizia e il conducente può essere autorizzato, in alcuni casi, a guidare il mezzo fino al luogo dichiarato agli agenti o ai militari e indicato sul verbale. La carta di circolazione sarà restituita – e quindi il mezzo potrà riprendere a circolare - solo quando il veicolo avrà nuovamente i requisiti per circolare (per esempio sarà stato nuovamente coperto da una polizza Rc auto).
8. È vero che la carta di circolazione viene stampata aggiornata a ogni passaggio di proprietà?
Sì. Fino al 2021, la variazione della proprietà era indicata con l’applicazione di un tagliando adesivo su cui erano riportate le generalità del nuovo proprietario. Dal 2021, invece, in occasione di ogni passaggio di proprietà viene stampata e consegnata al nuovo proprietario una nuova carta di circolazione.
9. In quali situazioni la carta di circolazione può essere aggiornata senza necessità di ristamparla?
La carta di circolazione è aggiornata con l’applicazione di un tagliando adesivo solo in seguito alla revisione periodica oppure con l’annotazione di storicità in seguito al rilascio del Certificato di rilevanza storica (CRS) da parte degli enti riconosciuti dallo Stato (Asi, Registro italiano Alfa Romeo, Fmi eccetera) oppure in presenza di modifiche del veicolo che non prevedono uno specifico collaudo nella sede provinciale della Motorizzazione civile, ossia:
10. Ho una macchina d’interesse storico che ha un vecchio tipo di carta di circolazione? è valida? E fino a quando lo sarà?
Le carte di circolazione non hanno scadenza, pertanto i modelli precedenti a quello attuale – denominato MC 820 F – restano pienamente validi. Tuttavia, quando la proprietà del veicolo è trasferita ad altra persona fisica o giuridica la precedente carta di circolazione viene ritirata e distrutta. Questa regola ha un’unica eccezione: il trasferimento di proprietà di un’auto di interesse storico e collezionistico. In questa situazione la vecchia carta di circolazione, annullata e non più valida per la circolazione, può essere consegnata, a richiesta, al nuovo proprietario per fini collezionistici.
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