Come va: Su strada, oltre al confort, convincono il funzionamento del cambio automatico a otto marce e il millesei turbobenzina PureTech da 130 CV, alternativa all’Hybrid da 225 CV e al turbodiesel BlueHDi, anch’esso da 130 CV. Il millesei turbo del gruppo PSA, non più disponibile nella versione da 180 CV che avevamo provato, ha già dimostrato da tempo, e su svariati modelli, il suo valore. Anche sulla C5 Aircross si ripresenta con il suo carattere pastoso e fluido ai bassi regimi, peraltro assecondato da un ottimo cambio automatico: l’otto marce con convertitore di coppia della giapponese Aisin si sposa infatti alla perfezione con l’indole confortevole della vettura, grazie a passaggi di marcia sempre fluidi e quasi impercettibili. Viene da sé che al salire del ritmo aumentino in maniera esponenziale i consumi, con il turbobenzina molto più sensibile ai cambi di passo rispetto a un turbodiesel di analoga potenza. Sulla C5 Aircross non si trovano le leggendarie sospensioni idropneumatiche, bensì una soluzione più semplice ed economica. Ma non per questo poco efficace. Anzi, l’effetto, su strada, è simile a quello di un gruppo pneumatico, con uno smorzamento davvero efficace. Questo grazie agli ammortizzatori con smorzatori idraulici progressivi: al posto dei normali tamponi di fine corsa, ci sono appunto degli smorzatori idraulici che irrigidiscono progressivamente la frenatura della sospensione al crescere della sollecitazione. In questo modo è possibile mantenere morbida la taratura di base dell’ammortizzatore per le piccole escursioni, ottenendo così un confort sempre ottimale.
Pregi. Confort elevato: non solo grazie alle sospensioni, ma anche all'insonorizzazione curata e ai sedili, davvero comodi. Versatilità dell’abitacolo, grazie ai tre sedili posteriori singoli e scorrevoli, con una buona modulabilità degli spazi. curata e ai sedili, davvero comodi. Inoltre è molto versatile, con le sedute posteriori singole e scorrevoli
Difetti. Frenate non sempre all’altezza, in particolare su fondi a bassa aderenza: la stabilità durante le forti decelerazioni è buona, ma gli spazi d'arresto risultano piuttosto lunghi. Il turbobenzina, rispetto al turbodiesel, è più sensibile ai cambi di passo. I ritmi allegri si pagano con il consumo più alto.