Come va: la i10 non manca di doti positive, soprattutto quando si parla di comportamento dinamico. Pur in assenza di velleità sportive - che non sono certo fra gli obiettivi di un'auto accessibile anche ai neopatentati - si apprezzano l'assenza di vibrazioni e l'elasticità del suo tre cilindri. Giudizio positivo anche per il suo cinque marce, dagli innesti precisi, aiutato da una frizione leggera. Nel traffico metropolitano, inoltre, si apprezza l'ottima visibilità e nelle manovre aiutano anche la telecamera e i sensori di parcheggio posteriori (di serie). Peccato, invece, per l'assorbimento delle sospensioni, soprattutto sugli ostacoli secchi: la i10 si rivela un'auto abbastanza rigida, anche considerando la presenza del retrotreno a ruote interconnesse. Su strade extraurbane, invece, la taratura dell'assetto diventa un punto a favore, soprattutto per chi ama il piacere di guida, agevolato da uno sterzo pronto e progressivo, che pecca un po' solo nel feedback. Nessun problema, invece, per quanto riguarda le manovre d'emergenza, ben gestite anche dagli interventi dell'Esp, a cui si aggiunge un ottimo impianto frenante e una dotazione Adas completa che include, fra l'altro: frenata automatica d'emergenza, rilevatore di stanchezza del conducente e mantenimento della corsia (un po' troppo brusco nell'intervento), senza dimenticare abbaglianti automatici e perfino un messaggio sonoro che avvisa della ripartenza dell'auto che precede.
Pregi: l'abitabilità stupisce, anche considerando le dimensioni: c'è spazio abbondante per i passeggeri sia davanti sia dietro. L'impianto multimediale è di spessore per un'auto di questa categoria.
Difetti: pur con una capacità tutto sommato in linea con le rivali del segmento, il bagagliaio ha perso 29 litri. Se si vuole riprendere velocità in fretta, non bisogna risparmiarsi con il cambio.