La Tipo station wagon ha segnato il ritorno a una gamma articolata come non si vedeva da anni, aggiungendosi alle versioni berlina a due e tre volumi. In sostanza, si rivolge a una fascia di clientela pratica e attenta al rapporto qualità-prezzo, che appunto per questi motivi preferisce una tradizionale famigliare a una crossover. Con una carrozzeria di quattro metri e 57, e una soglia del bagagliaio non troppo alta, la Tipo SW agevola al massimo le operazioni di carico. Con il piano mobile a filo soglia, la capacità del vano è di 436 litri, senza contare il doppiofondo. La paratia si può posizionare anche completamente in basso o asportare: in questi casi si arriva a 494 litri, cui si possono aggiungere i 14 presenti nei due scomparti del vascone. La capacità complessiva, di 508 litri, è quindi molto interessante tra le station del segmento C. A parità di motorizzazione, la station non è molto più pesante della cinque porte: il divario resta contenuto in una quarantina di chili. All’atto pratico la Tipo SW non ha un comportamento stradale molto diverso da quello della sorella più compatta: certo, risulta un filo meno agile nella guida impegnata, per via della coda lunga. Per il resto, vengono confermate tutte le note positive già viste: e, quindi, guida abbordabile, e un’indole votata alla sicurezza e alla comodità in viaggio, con famiglia e tanti bagagli al seguito. Un’auto gradevole, quindi, e poco affaticante, grazie al sedile comodo, dotato di supporto lombare, e all’abitacolo ben insonorizzato e spazioso per quattro persone. Le sospensioni lavorano e isolano bene dal fondo, si nota solo qualche lieve reazione al retrotreno sugli ostacoli secchi, che non condiziona il confort. Ridotte, poi, le vibrazioni: si registra solo qualche ticchettio ai bassi regimi. L’indole è turistica, almeno per quanto riguarda la tendenza al rollio e all’allargamento del muso in curva - effetti, peraltro, non fastidiosi - oppure alle reazioni che portano sempre ad avvisare per tempo chi guida. E sono sincere, oltre che ben coadiuvate dall’intervento preciso e misurato dei controlli elettronici.
Come va. La Tipo SW è disponibile con il tre cilindri 1.0 turbobenzina da 100 CV o con due turbodiesel, l’1.3 Mjt da 95 CV o l’1.6 Mjt da 131 CV. Abbiamo provato quest’ultima versione, la più indicata per chi fa un utilizzo abbastanza impegnativo e viaggia spesso in autostrada. Il millesei a gasolio è un propulsore energico, vivace nell’inserimento del turbo e molto corposo sin dai 1.500 giri, con un bel caratterino. Merito della buona riserva di coppia e dell’allungo fino a 5.000 giri. Buone le prestazioni: l’accelerazione è brillante - dal km da fermo si esce a 164 orari - e la ripresa robusta. Ben rapportato e scalato il cambio manuale, con la sesta un filo lunga, ma sempre di potenza. E buona la manovrabilità, con innesti abbastanza lunghi e poco contrastati. Piuttosto pesante, invece, la frizione. Anche i consumi risultano soddisfacenti, più o meno in linea con quelli della Tipo 1.6 cinque porte. In autostrada si fanno oltre 16 km/l, mentre nel ciclo urbano si sale quasi a 17,5. Apprezzabile pure la percorrenza media, con 17,7 km/litro: in altre parole, con i 50 litri del pieno, si possono coprire quasi 890 chilometri.
Pregi. Spazio a bordo generoso, sia nell'abitacolo sia per il carico, grazie a un vano di oltre 500 litri. Consumo molto contenuto in ogni situazione per un'auto lunga quasi quattro metri e sessanta centimetri. Inoltre, questo non va a discapito delle prestazioni, sempre brillanti.
Difetti. Carico frizione elevato, tanto da risultare affaticante nelle code. Visibilità posteriore ridotta per via del lunotto piccolo e inclinato: occorre affidarsi ai sensori di parcheggio e alla retrocamera.