Tipo 4p
La Fiat Tipo è “tornata” nel 2015, progettata per essere una world car, destinata anche a mercati diversi da quelli europei, introdotta su quello italiano l’anno successivo. Un’auto semplice e tradizionale, versatile e di sostanza. In gamma è rimasta solo la versione a tre volumi, lunga 453 cm, larga 179, alta 150 e con un passo di 264 cm: l’abitacolo è spazioso, e permette di muoversi senza grosse difficoltà anche in cinque. All’interno si ritrova la stessa concretezza: materiali semplici, plastiche rigide ma fatte per durare, assemblaggi curati e comandi disposti perlopiù in maniera razionale, con una prevalenza di quelli fisici. La strumentazione digitale è essenziale nelle informazioni, così come l’infotainment a centro plancia da 10,2” di diagonale: rapido, con un’interfaccia intuitiva, non ha il navigatore integrato ma la connettività wireless per Android Auto e Apple CarPlay, per poter usare il navigatore dello smartphone. Il bagagliaio ha una bocca di carico discretamente accessibile e una capacità dichiarata di 520 litri.
Come va. L’unica motorizzazione ancora a listino è il 1.6 Multijet da 96 kW (131 CV) e 320 Nm di coppia, abbinato al cambio manuale a sei rapporti. Guidabile dai neopatentati, ha consumi dichiarati di 4,7 l/100 km, pari a una percorrenza di 21,3 chilometri con un litro di carburante. Chi si avvicina a un’auto del genere non lo fa per cercare il piacere di guida o una dinamica particolarmente affilata: la Fiat Tipo ha un comportamento sottosterzante, rolla parecchio e lo sterzo non è molto comunicativo. Alla prova dei fatti, però, ossia nelle manovre d'emergenza, il telaio si rivela sano e non gioca mai brutti scherzi, aiutato da un'elettronica che, nella maggior parte delle situazioni, interviene in modo corretto. Il confort invece è più che discreto fino alle velocità intermedie la rumorosità è contenuta, mentre le sospensioni si irrigidiscono in modo evidente soltanto al posteriore, quando si transita sugli ostacoli secchi. L’impianto frenante non brilla per efficacia ma si rivela sempre all’altezza della situazione. La dotazione di aiuti alla guida si limita a queli obbligatori per legge.
Tipo station
Come va. La Tipo SW è disponibile con il tre cilindri 1.0 turbobenzina da 100 CV o con due turbodiesel, l’1.3 Mjt da 95 CV o l’1.6 Mjt da 131 CV. Abbiamo provato quest’ultima versione, la più indicata per chi fa un utilizzo abbastanza impegnativo e viaggia spesso in autostrada. Il millesei a gasolio è un propulsore energico, vivace nell’inserimento del turbo e molto corposo sin dai 1.500 giri, con un bel caratterino. Merito della buona riserva di coppia e dell’allungo fino a 5.000 giri. Buone le prestazioni: l’accelerazione è brillante - dal km da fermo si esce a 164 orari - e la ripresa robusta. Ben rapportato e scalato il cambio manuale, con la sesta un filo lunga, ma sempre di potenza. E buona la manovrabilità, con innesti abbastanza lunghi e poco contrastati. Piuttosto pesante, invece, la frizione. Anche i consumi risultano soddisfacenti, più o meno in linea con quelli della Tipo 1.6 cinque porte. In autostrada si fanno oltre 16 km/l, mentre nel ciclo urbano si sale quasi a 17,5. Apprezzabile pure la percorrenza media, con 17,7 km/litro: in altre parole, con i 50 litri del pieno, si possono coprire quasi 890 chilometri.
Pregi. Spazio a bordo generoso, sia nell'abitacolo sia per il carico, grazie a un vano di oltre 500 litri. Consumo molto contenuto in ogni situazione per un'auto lunga quasi quattro metri e sessanta centimetri. Inoltre, questo non va a discapito delle prestazioni, sempre brillanti.
Difetti. Carico frizione elevato, tanto da risultare affaticante nelle code. Visibilità posteriore ridotta per via del lunotto piccolo e inclinato: occorre affidarsi ai sensori di parcheggio e alla retrocamera.
Tipo 5p
La Fiat Tipo ha una linea solida, senza fronzoli, ed è disponibile anche nella versione Cross, con protezioni in plastica e look da crossover (ed è più alta da terra di 4 cm, a vantaggio della visibilità). La posizione di guida è comoda, anche se la regolazione dello schienale è solo a scatti. Buona la disponibilità di spazio per tutti, sia davanti che dietro: cinque adulti trovano posto senza grandi sacrifici. In abitacolo abbondano materiali semplici e plastiche rigide, ma l’auto è comunque ben fatta, anche dal punto di vista della praticità. Allestimento base escluso, tutte le Tipo montano la strumentazione digitale da 7 pollici, ben leggibile, e l’infotainment Uconnect da 10,25” con connettività Apple Carplay e Android Auto. Non è rifinito a regola d’arte, ma il baule è spazioso e ben sfruttabile, ai vertici della categoria, con una capacità complessiva misurata dal nostro centro prove di 436 litri, di cui 22 sotto il pavimento.
Come va. Disponibile anche con un benzina da 100 CV o con il 1.6 Multijet da 130 CV, la Tipo più interessante è la hybrid, che adotta lo schema “misto” mild/full già visto su altre auto del gruppo Stellantis, abbinato a un doppia frizione a sei rapporti. Un powertrain elastico e progressivo, non privo di una certa brillantezza, ma che punta principalmente all’efficienza, confermata anche dai consumi rilevati dal nostro Centro prove: 15,8 km/litro di media, che diventano 20,3 in statale e 14,2 in città. Non impeccabili i passaggi tra motore termico ed elettrico, così come la ripresa: se serve prendere velocità in fretta è bene agire d’anticipo. Buona l’insonorizzazione, che contiene la rumorosità fino a velocità intermedie, mentre le sospensioni si rivelano un po’ secche, specialmente al posteriore. Sicuro e prevedibile il comportamento nei cambi di direzione: la Tipo rimane sempre salda anche alle alte velocità, grazie anche alla buona taratura dell’Esp. Di serie su tutta la gamma cruise control e assistente al mantenimento di corsia; gli Adas evoluti si trovano sulle versioni più alte in gamma o in un pacchetto optional.