Citycar di tendenza che privilegia l'originalità, sia dentro sia fuori. Si fa apprezzare, fra l'altro, per la qualità delle finiture: materiali e assemblaggio sono di livello superiore e le personalizzazioni l'arricchiscono ulteriormente. Quadranti analogici, sportiveggianti, e comandi intuitivi e facili da trovare. Non gioca sull’effetto rétro, ma su razionalità e ricercatezza stilistica. Davanti si sta comodissimi, dietro sacrificati: accesso limitato a fisici snelli e allenati e spazi adatti a due bambini (gli adulti toccano con ginocchia e testa). Il bagagliaio è ridotto: se serve spazio, si deve ribaltare lo schienale dietro, tutto o a metà.
Come va: assicura divertimento alla guida, anche senza scegliere le versioni più potenti. L'assetto e la gommatura sportiva, oltre a baricentro basso e carreggiate larghe, sono le sue doti migliori. L’effetto Mini è garantito: grande piacere di guida, kart-feeling e sicurezza assicurata da un Esp pressoché perfetto. Lo sterzo è buono per prontezza e progressione, manca solo un po’ di sensibilità, pur rimanendo sempre gradevole.
Pregi: agile e scattante, è dotata di uno sterzo rapido e preciso, sebbene un po’ leggero, la Adam assicura divertimento alla guida. Materiali e assemblaggio sono di livello superiore e le personalizzazioni l’arricchiscono.
Difetti: posti dietro e bagagliaio costringono a qualche sacrificio di troppo. E con l'assetto sportiveggiante, certi ostacoli diventano ostici.