
Astra-e
Dopo 4 milioni di unità vendute, la Opel Astra è giunta alla sua sesta generazione e debutta nella variante full electric: come quelle a benzina, il nuovo modello si caratterizza per l’originale calandra Vizor e inserti neri nei paraurti che la distinguono dalle altre versioni. L’abitacolo impiega materiali di qualità e finiture gradevoli, con tante soluzioni pratiche per tutti i giorni (tanti i vani portaoggetti, tutti rivestiti). Tranne che nell’allestimento base, il posto di guida è dotato di un sedile ergonomico certificato Agr. Di serie la strumentazione digitale da 10” e l’infotainment con un display di uguali dimensioni, di facile utilizzo, con connettività wireless per Android Auto e Apple CarPlay. Più che discreta l’abitabilità: la Astra accoglie comodamente quattro adulti, ma un quinto viaggia sacrificato. Regolare, ben rifinito e attrezzato con cura, il bagagliaio ha una capacità dichiarata di 352 litri (circa 70 meno rispetto alle altre versioni), che diventano poco più di 500 nella famigliare Sports Tourer.
Come va. Il powertrain da 156 CV e 270 Nm è ben dimensionato per l’auto, mantiene sempre una buona spinta e permette di muoversi con disinvoltura tanto in città quanto nelle strade a più corsie. Le modalità di funzionamento Eco e Normal tagliano i valori di potenza e coppia per migliorare l’autonomia, che con la batteria da 54 kWh è di 418 km (dichiarati dalla casa), con una percorrenza media di 6,7 km/kWh. Pronto e ben tarato lo sterzo, che non brilla per precisione, mentre i freni sono sempre molto efficaci. Il buon coefficiente aerodinamico della nuova Astra migliora la silenziosità a bordo, già elevata grazie alla propulsione elettrica; l’assetto non è troppo cedevole, anche se trasmette qualche vibrazione di troppo in abitacolo. Il comportamento dinamico è sicuro e stabile, grazie a un telaio omogeneo e a un’assistenza elettronica ben calibrata. Di serie cruise control adattivo, assistente al mantenimento della corsia, frenata d’emergenza e riconoscimento dei segnali stradali.