Mokka-e
Nell’affollato segmento delle Suv di segmento B la Mokka si fa notare per il frontale Vizor, firma stilistica di tutte le nuove Opel, e le linee scolpite che attirano gli sguardi. L’abitacolo è ben costruito, anche se abbondano plastiche rigide e inserti lucidi, che attirano polvere e ditate; comodi e ben fatti i sedili, adatti a guidatori di tutte le taglie. Lo spazio non abbonda, specialmente dietro, dove si viaggia comodi solo in quattro, ma gli schienali scavati dei sedili anteriori regalano qualche centimetro extra. La console centrale offre di serie lo schermo dell’infotainment da 7”, intuitivo da utilizzare, con connettività Android Auto e Apple CarPlay. Buona la praticità dei comandi, con il giusto mix tra controlli fisici e virtuali. Le forme regolari e ben sfruttabili del bagagliaio (con un piano regolare e anelli di metallo per fissare il carico) sopperiscono a una capacità soltanto discreta: 261 i litri complessivi, misurati dal nostro Centro prove, gli stessi della versione termica.
Come va. La versione elettrica della Suv compatta tedesca è disponibile con il nuovo powertrain da 156 CV e 260 Nm di coppia (la versione da 136 CV rimane solo a stock), con una batteria da 54 kWh e un’autonomia dichiarata di 406 km nel ciclo WLTP, con un consumo medio di 6,6 km/kWh. Il caricatore di bordo in corrente alternata accetta potenze fino a 7,4 kW (11 kW su richiesta) e in corrente continua fino a 100 kW, per recuperare l'80% dell'energia in mezz’ora. Migliora il confort acustico, mentre la risposta delle sospensioni rimane discretamente rigida, soprattutto dietro. Potenti i freni (con quattro dischi), che assicurano spazi di arresto contenuti e un’ottima resistenza alla fatica. Anche nella versione elettrica la Mokka rimane un’auto sicura e prevedibile: il controllo di stabilità lavora bene, entrando in azione nei modi e nei tempi corretti. Di serie per tutte il cruise control (non adattivo), l’assistente al mantenimento di corsia e la frenata automatica d'emergenza con rilevamento dei pedoni.