Karoq
Come va. La Karoq non è una macchina fatta per trasferire sensazioni forti né per assecondare stili di guida aggressivi, quanto piuttosto un'affidabile compagna di viaggio, di facile interpretazione e comoda, nell'accezione più ampia del termine. Questa Skoda, insomma, è un'auto semplice da capire e da usare, anche nelle funzionalità più complesse, come gli svariati sistemi di assistenza alla guida, alcuni di serie e altri, quelli più avanzati, a pagamento, compresi nel pacchetto Travel assistant. Abbiamo provato la 1.5 TSI Dsg Style, ovvero la turbobenzina quattro cilindri da 150 CV, la scelta equilibrata tra l’altra versione a benzina, con il tre cilindri mille (da 110 CV), e le 2.0 TDI, a gasolio, nelle due declinazioni da 116 o 150 cavalli. Con il cambio automatico a doppia frizione a sette rapporti, l’1.5 TSI si dimostra pronto e piacevole, in ogni situazione. Al volante di questa Skoda, tutto quello che scorre sotto le ruote arriva al guidatore piuttosto filtrato. Per esempio, le sospensioni assorbono efficacemente le asperità, anche con i cerchi da 18 pollici montati sull'esemplare in prova e nonostante il loro schema piuttosto tradizionale, con il ponte torcente al retrotreno; per contro, lo sterzo non è molto comunicativo e risulta piuttosto leggero in tutte le condizioni. Questo amplifica la sensazione di essere in qualche maniera "isolati" dalla strada e non troppo impegnati nella guida.
Pregi. Vano di carico ai vertici della sua classe di appartenenza, per cubatura, versatilità e dotazione. Equipaggiamento. Tanti accessori qualificanti sono di serie ed e ampia anche la disponibilità di optional, quasi tutti legati alla funzionalità.
Difetti. Visibilità limitata dagli specchi esterni, fissati al triangolo dei finestrini: a causa delle loro dimensioni abbondanti, in talune situazioni ostacolano la visuale. Seppure in linea con le caratteristiche della vettura, lo sterzo risulta poco sensibile e non molto preciso.