Con la nuova Kamiq, la prima opera di Oliver Stefani, il nuovo capo dello stile del marchio, la Skoda conferma la sua preferenza per le taglie grandi. A parità di piattaforma modulare (Mqb A0), infatti, la Suv ceca supera di dieci centimetri in lunghezza Seat Arona e di 13 la Volkswagen T-Cross, e offre misure generose anche in larghezza (1 metro e 79 cm), altezza (1,53 m) e nel passo (2,65 m). Il tutto a favore dello spazio riservato a passeggeri (in particolare quelli posteriori) e relativi bagagli (sono 400 i litri dichiarati). Lo spazio riservato ai passeggeri posteriori è il punto di forza della Kamiq. Grazie al passo lungo, l'abitabilità è notevole per la categoria. Libertà di movimento in ogni direzione. La capacità di carico rientra nella media della classe, con 334 litri. Notevole la praticità del vano, complice una lunga serie di accessori che consentono di sfruttarlo al meglio. A livello estetico, la Kamiq si fa notare per il frontale, dove debuttano i nuovi Led a quattro gemme, che fungono indicatori di direzione dinamici. Nell'abitacolo, la principale innovazione stilistica è data dall'ala rovesciata che ospita il display dell'infotainment (da 9,2" nella versione Amundsen, che include navigatore satellitare, SSd da 64 GB ed eSim integrata, da 8 pollici per la Bolero e da 6,5" per la Swing), con radio Dab e compatibilità con gli standard Android Auto ed Apple CarPlay. Plancia e comandi rappresentano una perfetta sintesi fra razionalità e funzionalità: non c'è un comando fuori posto ed è tutto facilmente gestibile. La strumentazione è racchiusa nel noto Virtual cockpit da 10,25", che permette cinque diverse visualizzazioni: Classic, Basic, Modern, Sport, Extended. Fra le principali novità, la Kamiq porta al debutto lo Sport chassis control, sistema che permette di abbassare l'assetto di 10 mm e di scegliere tra quattro modalità di guida, con il Driving mode select (Normal, Sport, Eco e Individual). Numerosi anche i sistemi di assistenza alla guida: di serie ci sono Front assist (con frenata autonoma d'emergenza e riconoscimento pedone) e Lane assist, mentre a richiesta sono disponibili Driver alert, Cruise control adattivo con funzione Stop&go, Manoeuvre assistant, Crew protect assist, Multi-collision brake, Side assist, Rear traffic alert e Park assist.
Come va: la Kamiq si fa apprezzare per la fluidità di marcia e la buona capacità delle sospensioni di assorbire buche e pavé. Il baricentro più alto la rende un po' meno agile della Scala, ma nel complesso si rivela maneggevole. Bene anche nei test di stabilità, grazie alle doti del telaio e a un Esp ben calibrato. Lo sterzo è pronto, preciso, progressivo e con un carico leggero,
che regala una sensazione di agilità. Pur senza brillare in termini di feedback, è ben calibrato. L'impianto frenante è ben dimensionato e le sue prestazioni sono pari alle attese. Sui fondi differenziati bagnato/ghiaccio, però, gli spazi sono lunghi.
Pregi: abitacolo arioso e ben sfruttato in relazione alle dimensioni esterne e tanto spazio per le gambe di chi siede dietro.
Con 50 litri di serbatoio e consumi più che buoni, la Kamiq offre autonomie elevate.
Difetti: gli spazi d'arresto sono un po' lunghi sui fondi ad aderenza bassa e differenziata.