Touareg
Come va. Rispetto al passato, la Touareg è più agile e più piacevole da guidare. Insomma, è più auto e meno fuoristrada. Lo sterzo ha un'impostazione piuttosto turistica e all'inizio pare un po' leggero e con un feedback limitato, ma ci si prende sempre maggior confidenza mano a mano che la sinuosità delle strade fa venir voglia di affondare di più con il piede destro. Nonostante sia una Suv, il rollio è abbastanza contenuto e l'assetto tendenzialmente piatto. Alla fine, quando la collina si fa montagna e le curve più strette e incalzanti, l'unica cosa che finisce un po' per penalizzarla è il peso, perché le due tonnellate e rotti che ti porti a spasso finisci per avvertirle, in termini d'inerzia nei rapidi trasferimenti di carico. Abbiamo provato la Volkswagen Touareg 3.0 V6 TDI da 286 CV nel Tirolo, tra Italia e Austria, su alcune delle strade più alte, tortuose e spettacolari d’Europa. Le emozioni al volante, raggiungendo i 2.550 metri di altitudine del Passo del Rombo, lungo la strada a pedaggio dei ghiacciai di Kaurnetal, coi suoi 29 tornanti in soli 26 chilometri, sono garantite da prestazioni e assetto che fanno dimenticare le dimensioni dell’auto. Si viaggia in un lussuoso salotto dove regnano confort e sicurezza, dotato di selettori che consentono di adattarne le caratteristiche al tipo di terreno affrontato (asfalto, off-road, sabbia o neve) e d'incrementarne (con il comando Lift) l'altezza di 7 centimetri per affrontare i percorsi più sconnessi. L'ammiraglia delle Suv di Wolfsburg rivela una insospettabile agilità persino nei tornanti più stretti che s'incontrano lungo questi itinerari. Sulle rampe più ripide, invece, il grip è garantito, oltre che dalla gommatura invernale, dalla trazione integrale 4Motion Active control che, mediante il differenziale centrale, distribuisce la coppia motrice tra gli assi in modo asimmetrico, arrivando a trasferirne fino al 70% a quello anteriore e all'80% a quello posteriore. In discesa, poi, interviene il limitatore automatico di velocità.