L’omologazione dei seggiolini auto, o più correttamente dei sistemi di ritenuta per bambini (SRB), prevede lo svolgimento, tra gli altri, anche di prove dinamiche, i cosiddetti crash test.
Le prove si svolgono in base a protocolli standard estremamente rigorosi e dettagliati in modo da rendere confrontabili i risultati ottenuti su ciascun prodotto. Per i test si utilizzano dei manichini, anch’essi standard realizzati secondo specifiche norme tecniche. Nella prova si utilizzano il manichino più piccolo e quello più grande della gamma di dimensioni per le quali è stato progettato il sistema di ritenuta del quale si chiede l’omologazione. Le prove dinamiche previste dalla norma sono l’urto frontale, quello posteriore e quello laterale. Sono eseguite con l’utilizzo di un carrello che viene lanciato a velocità e accelerazioni predeterminate su un sofisticato banco-prova dotato di numerosi sensori e strumenti di rilevazione. In particolare, durante il test sono misurate la velocità del carrello, la distanza di arresto, lo spostamento della testa del manichino, i parametri necessari a effettuare una valutazione delle possibili lesioni, l’accelerazione e la decelerazione del carrello. Alla fine della prova si effettua anche un esame visivo del dispositivo per verificare la presenza di eventuali cedimenti o rotture provocate dalla prova.
Il crash test prevede anche la registrazione video - con una frequenza di almeno mille fotogrammi al secondo - del comportamento dinamico del manichino collocato sul seggiolino per almeno i primi 300 millisecondi seguenti al crash.
Le norme di omologazione prevedono che siano sottoposti a prove dinamiche anche i singoli componenti del dispositivo, ossia le fibbie, eventuali dispositivi di regolazione manuale presenti sul seggiolino, le cinghie eccetera.
Il verbale di prova deve contenere i risultati di tutte le prove e di tutte le misurazioni nonché i seguenti dati:
Per quanto riguarda il manichino, il verbale deve riportare
Se il dispositivo di ritenuta per bambini viene sottoposto a prova su un veicolo o sulla struttura di un veicolo, il verbale deve specificare il modo in cui la struttura del veicolo è stata applicata al carrello, la posizione del dispositivo e del sedile del veicolo nonché l'inclinazione dello schienale del sedile del veicolo.
Per controllare che il sistema di produzione del fabbricante sia soddisfacente, il servizio tecnico che esegue le prove di omologazione deve effettuare anche delle verifiche finalizzate a qualificare la produzione. In pratica, dal primo lotto di produzione, che deve essere compreso tra 50 e 5 mila dispositivi, è prelevato un campione di cinque seggiolini scelti a caso che sono sottoposti agli stessi test di omologazione.
Spesso i seggiolini sono sottoposti a prove comparative da parte di soggetti indipendenti quali associazioni di consumatori o Automobile club. Non è però detto che queste prove siano effettuate con protocolli analoghi a quelli di omologazione. L’affidabilità dei risultati di questi test dipende dai protocolli utilizzati e dalla qualità delle prove (e, quindi, dall’autorevolezza dei soggetti che li commissionano e dei laboratori che li effettuano). In ogni caso, il ricorso a protocolli standard permette di ricavare informazioni utili a confrontare i risultati ottenuti da ciascun prodotto e, quindi, consente di paragonarne le prestazioni (limitatamente alle tipologie di prove effettuate, ovviamente).
Cerca annunci usato
Scarica la prova completa in versione pdf
A soli € 3,59 tutte le caratteristiche tecniche e le considerazioni di Quattroruote. Scegli la tua prova con un click!