Nata da uno sviluppo congiunto con la Mazda (che ha rinnovato l’iconica MX-5), la 124 Spider risulta un po’ più lunga (13 centimetri) e dalle linee più morbide rispetto alla cugina giapponese. Invariato lo schema meccanico, con motore anteriore longitudinale arretrato e trazione posteriore; dentro al cofano della Fiat c’è però un 1.4 Turbo MultiAir da 140 CV, al posto delle due unità aspirate nipponiche. Due posti secchi, tutto all’insegna della leggerezza, ma l’abitacolo non è affatto spartano, con una buona dotazione di bordo. Seduta bassa, gambe comode (solo chi supera il metro e ottanta avrà qualche difficoltà a distenderle), braccia allungate, peccato solo che il volante verticale si regoli soltanto in altezza. Sganciare la capote e accompagnarla nella vasca alle spalle dei passeggeri avviene in un unico gesto, rigorosamente manuale. L'assenza di servomeccanismi non si fa sentire neppure quand'è il momento di riportarla sopra la testa: si può fare tutto, di nuovo, stando seduti al posto di guida.
Come va: efficace e soddisfacente, sia quando si va piano sia quando si va forte, il tutto senza mai diventare troppo impegnativa, neppure nelle emergenze. In frenata la leggerezza paga, come dimostrano le decelerazioni sempre molto elevate e l'ottima resistenza alla fatica. Per quanto riguarda lo sterzo, sono molte le qualità (a cominciare dalla prontezza) davvero ben mixate. Il risultato finale è un insieme capace di essere gradevole in tutte le situazioni. Discreto il confort, con l'assetto ben frenato, ma non così rigido come ci si potrebbe aspettare.
Pregi: Equilibrio e gradevolezza alla guida, consentono di entrare subito in sintonia con quest'auto e scoprire come riesca a essere a suo agio in tutte le situazioni. Freni e cambio sono da rifermento
Difetti: la dotazione Adas qui è ridotta all'osso. E in velocità, il confort acustico è risicato.