600e
La nuova Fiat 600e è una B-Suv che sostituisce la 500L appena uscita di scena, ma con un riuscito look da crossover: le linee sono personali e dinamiche, grazie anche agli sbalzi corti, al montante posteriore slanciato e ai dettagli cromati e neri che si alternano sulla carrozzeria. Lo stile elegante dell’interno è ripreso dalla 500e, anche se non mancano dettagli specifici per questo modello. Riuscito il mix tra comandi fisici e virtuali, con grafiche semplici (anche per il quadro strumenti da 7”) e tasti sotto allo schermo dell’infotainment da 10,25”. La connettività tramite Android Auto e Apple CarPlay è di serie, wireless. Facile trovare la giusta posizione di guida, e in quattro si viaggia comodi, potendo contare anche su qualche cm in più per le gambe dei passeggeri posteriori rispetto alla cugina Avenger. Solo discreto, in compenso, lo spazio a disposizione per i bagagli: 276 litri misurati dal Centro prove, contro i 412 della 500L. E anche la versatilità non è il massimo: scarsa la dotazione per organizzare il carico, e manca il divano scorrevole.
Come va. Il powertrain da 156 CV e 260 Nm soddisfa per il brio, soprattutto in ripresa e nelle partenze ai semafori. La batteria da 51 kWh è più che sufficiente per muoversi in città, dove mette a disposizione più di 400 km di autonomia, che scendono a 349 in statale. La media rilevata dal Centro prove è di 297 km. Ottima la silenziosità in tutte le condizioni, con qualche fruscio dai retrovisori solo dopo i 100 km/h; come sulla ibrida, le sospensioni risultano ben tarate, ma sugli ostacoli secchi arriva qualche contraccolpo in più. Il comportamento dinamico è ben bilanciato e omogeneo, grazie anche al baricentro più basso della Ev, rendendo la 600 facile da controllare anche per i meno esperti (ma l’elettronica interviene in modo un po' brusco). L’impianto frenante è ben dimensionato, sopporta la fatica e si ferma nel giusto spazio sull'asciutto. La dotazione di Adas è molto più ricca dell’endotermica, con la guida assistita di livello 2 e il monitoraggio dell’angolo cieco.