Panda
Come va: auto pratica per eccellenza, fa valere soprattutto l’agilità. Senza avere la la pretesa di divertire al volante, è facile da guidare e dà sicurezza, anche se lo sterzo non è pronto, diretto e neanche tanto progressivo. Il cambio è un manuale a cinque marce dalla discreta manovrabilità: manifesta qualche indurimento soltanto se maltrattato, specie in scalata. A livello di confort, la rumorosità accettabile sino a 130 orari, poi il disturbo si fa più intenso e fastidioso. E solo passando sulle sconnessioni più secche, gradini, tombini e dossi rallentatori più accentuati, le sospensioni s’irrigidiscono, trasferendo sollecitazioni agli occupanti: il disturbo è avvertito soprattutto all’altezza dei posti posteriori. Davanti, invece, i contraccolpi sono sopportabili.
Pregi: percorrenze elevate anche in città, soprattutto con le unità a gasolio. È versatile e pratica come poche altre utilitarie. Cinque porte, quattro o cinque posti e un’apprezzabile abitabilità. Facile da guidare e maneggevole, specie nel traffico cittadino.
Difetti: rumorosità poco contrastata oltre una certa soglia di velocità. Nell’abitacolo filtrano fruscii aerodinamici e il rotolamento delle gomme. E il bagagliaio è di dimensioni modeste. Con tutti i posti occupati, c’è spazio per un paio di borsoni morbidi. Per aumentare la capacità si può abbattere lo schienale, ma resta un fastidioso gradino sul pavimento.
Crash test: nonostante il progetto e la piattaforma non siano cambiati nel tempo, dalle 4 stelle del 2011 si è passati alle zero stelle attuali. I nuovi e più severi criteri di valutazione dei crash test EuroNCAP hanno contribuito alla valutazione negativa, in praticolare per l’assenza nella dotazione di serie di Adas come la frenata automatica di emergenza.