KIA Rio 4ª serie

Senza particolari novità dal punto di vista estetico, seppur con linee più sportiveggianti, la quarta generazione delle Rio si è allungata solo di un paio di centimetri (per un totale di 4 metri e 07 cm). I sedili anteriori sono abbastanza ampi e ben profilati e dietro c'è spazio abbondate sia per le gambe sia per la testa due passeggeri, mentre un eventuale quinto è meglio considerarlo solo per brevissimi spostamenti, anche se in mezzo ai piedi non c'è l'ingombro del tunnel. Per quanto riguarda il vano bagagli, la Rio adotta un doppio fondo, che consente di ottenere un piano di carico livellato una volta abbattuto il divano posteriore (frazionabile). Al di sotto si trova la ruota di scorta di dimensioni ridotte, alternativa, a richiesta, al kit di riparazione. Le dimensioni compatte e l'ampia vetratura, inoltre, consentono un'ottima visibilità, così come i montanti anteriori snelli non disturbano nelle svolte. Per quanto riguarda il sistema d'infotainment, di serie c'è il Kia Media box con schermo da 5˝, dotato di radio digitale, anche di tweeter (altoparlante per i toni alti) e retrocamera, mentre sulle top di gamma, c'è il touch screen da 7 pollici, con tanto di navigatore satellitare (le mappe sono sulla scheda di memoria Sd e quindi accessibili anche senza connessione a internet) e compatibilità con gli standard Apple CarPlay e  Android Auto. Completano il quadro le tre prese Usb (di cui una per i passeggeri posteriori) e una Aux.
Come va: la Rio si conferma vivace e, soprattutto, ben equilibrata. Facile, bilanciata, agile e con rollio e beccheggio regolari, nei test di stabilità in curva, ha evidenziato un ottimo comportamento, contraddistinto da un progressivo sovrasterzo, ben controllato da interventi mirati e precisi dell'elettronica. Oltre allo sterzo, pronto, progressivo, preciso nei piccoli angoli e nei cambi di corsia, anche l'assetto accompagna nel modo migliore la piccola coreana, senza risultare troppo duro sulle irregolarità stradali, così come l'insonorizzazione risulta più che soddisfacente a tutte le andature. Nella guida di tutti i giorni, si risente un po' della modesta elasticità del propulsore, come nelle ripartenze al semaforo che, in seconda, possono risultare lente e impacciate: la causa sta nei rapporti lunghi del cambio a cinque marce, che diventa positivo solo alle velocità di crociera in quinta, quando si viaggia sul filo dei 3.000 giri. Ottimo, infine, l'impianto frenante, con spazi d'arresto da record registrati dal nostro Centro Prove (sotto i 40 metri da 100 all'ora), buona resistenza alla fatica e un comportamento rassicurante persino sui fondi a bassa aderenza. La Rio si rivela un'auto facile anche nelle situazioni d'emergenza, con interventi corretti dell'Esp, e l'ausilio di alcuni sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione, come la frenata automatica d'emergenza con riconoscimento pedoni e l'avviso del superamento involontario di corsia.
Pregi: fra le doti che spiccano di più c'è senza dubbio la frenata, con ottimi spazi d'arresto.
Difetti: in poco più di 4 metri non si possono fare miracoli; pur in linea con le concorrenti e ben sfruttabile, il vano bagagli da 261 litri non è comunque adatto a quattro persone.