Arrivata alla terza generazione, la Kia Soul è diventata soltanto elettrica. Ed entra di diritto in un club, green e molto esclusivo: quello delle auto a batterie con più di 500 chilometri di autonomia cittadina, una soglia psicologica in grado di proiettare le emissioni zero verso le percorrenze delle vetture a benzina. Con il nome di e-Soul, arrivano in Europa soltanto le due varianti elettriche del modello: la Standard range, con motore da 136 CV e una batteria da 39,2 kWh e, appunto, la Long range, più dotata sia in termini di potenza (204 cavalli) sia di riserva energetica (64 kWh). Con un'autonomia reale media di 387 chilometri (corrispondenti a una percorrenza di 5,2 km/kWh), che diventano 543 in città, la e-Soul Long range in prova offre un biglietto da visita di sicuro interesse per chi cerca una passepartout cittadina. In ogni caso, l'essenza della vettura va al di là delle questioni tecniche: oltre a essere più compatta dell’altra Kia elettrica, la e-Niro (4,20 metri di lunghezza contro 4,38), la e-Soul si distingue per il design anticonvenzionale, cubico ed eccentrico. Dentro, invece, prevalgono le linee morbide e rotonde dei tasti al volante, delle manopole del selettore di marcia, del climatizzatore e della cornice della console centrale, sulla quale spicca il grande infotainment con touch screen da 10,25 pollici, ricco di funzionalità e semplice da utilizzare. Come detto, la caratteristica saliente della e-Soul è l'elevata autonomia, garantita dalla batteria molto capiente: un vantaggio su tutti i fronti tranne che su quello della ricarica, la quale può richiedere una notevole dose di stoicismo nel caso in cui siano disponibili soltanto connettori a bassa potenza. Nulla che possa realmente impensierire chi viaggia nella zona operativa ideale della vettura (confermata pure dal volume del bagagliaio, sufficiente per un utilizzo cittadino), ma se si hanno in programma dei percorsi più lunghi, magari con molta autostrada, è bene studiare le soste per sfruttare il più possibile le colonnine rapide.
Come va. La e-Soul è piacevole da utilizzare e si muove nel traffico con notevole spigliatezza, favorendo al contempo una guida rilassata. Grazie ai paddle al volante, con i quali si possono gestire i livelli della frenata rigenerativa, è possibile usare il pedale dell'acceleratore per gestire buona parte delle situazioni, ricorrendo al freno solo in quelle più spinose. Oltre alle caratteristiche tipiche della propulsione elettrica, vale a dire lo scatto felino e la ripresa pressoché istantanea, si apprezzano pure la buona dose di confort (si viaggia in silenzio, ben isolati dall'esterno) e il comportamento equilibrato: la coreana è agile e affronta gli inserimenti in curva con una certa prontezza, in modo composto e affabile. L'impianto frenante non eccelle nelle decelerazioni sui fondi differenziati, tuttavia il quadro generale parla di un'automobile sana e ben progettata. Non solo: la e-Soul è anche molto attenta alla sicurezza e alla tecnologia, considerato che si pregia di un'assistenza alla guida di livello 2 e di una condotta praticamente ineccepibile nelle prove Adas. Una certezza in più nella giungla d'asfalto.
Pregi. Autonomia media di 387 km a disposizione, per viaggiare sereni. Prestazioni elevate e facili da ottenere in tutte le situazioni.
Difetti. Bagagliaio piccolo, sufficiente per due persone, ma poco adatto a una famiglia.