Con la terza generazione, la Kia Picanto nel 2017 si è rinnovata nel design, puntando su dotazioni più complete, dall’infotainment ai dispositivi di sicurezza. Oltre alla carrozzeria più scolpita e alle linee taglienti, la citycar coreana si è avvantaggiata di una base tecnica aggiornata in ogni particolare, a partire dal pianale, dal passo allungato (di 240 cm), e dagli sbalzi ridotti, ma soprattutto alleggerito di 28 kg. A bordo spicca la plancia completamente rivista e maggiormente curata nei dettagli, dominata dal display dell’infotainment, posizionato non troppo in basso per non far distogliere lo sguardo dalla strada. Si nota lo sforzo profuso un po’ ovunque per dare un’aria di ricercatezza nonostante la necessità di contenere i costi sulle vetture di questo segmento. Il sistema di infotainment è notevole per la categoria. Si tratta del Kia navigation system, di serie sulla maggior parte delle versioni (a richiesta sull’entry level). Ha uno schermo da 7 pollici, una presa usb e addirittura la base per la ricarica wireless dei cellulari. In più, si integra perfettamente con i device tramite Apple Carplay e Android Auto. Il display, inoltre, fornisce un’ottima visuale della cam di retromarcia con gli indicatori di direzione dinamici per aiutare il conducente nelle manovre.
Come va. A bordo sorprende l’accoglienza del posto di guida: le cinture di sicurezza sono regolabili in altezza e tutto contribuisce a mettere il guidatore a proprio agio. Nell’insieme stona soltanto il volante, che come su quasi tutte le auto di questa categoria è regolabile solo in altezza, e non in profondità, cosa che giocoforza costringe a trovare una postura di compromesso. Dietro, lo spazio per i passeggeri è discreto, mentre il bagagliaio, seppur migliorato rispetto alla serie precedente, resta un po’ piccolo, con una capienza di 189 litri, misurati dal nostro Centro Prove). Su strada la Picanto sfoggia insospettabili doti. La guida è piacevole e non mancano motorizzazioni brillanti. Apprezzabili lo sterzo e le sospensioni, che assicurano un discreto confort, nonostante alcune risposte secche del retrotreno. Molto buona la frenata su asfalto asciutto e rimarchevole la resistenza allo sforzo.
Pregi. Tra le citycar, è tra le più equipaggiate. Le finiture sono molto buone e l’abitacolo è un riuscito mix di stile, materiali e accostamenti.
Difetti. Il bagagliaio rimane un po’ piccolo. Ripresa un po’ lenta, nel rapporto più alto, con le motorizzazioni base.