La Citroën Berlingo è una multispazio che offre un’ottima abitabilità e una grande versatilità d'uso. Il suo nuovo stile, con il muso alto e corto, la rende più giovanile e accattivante rispetto al modello precedente. Dentro si è rinnovata profondamente, allontanandosi ancor più dalle sue origini di veicolo commerciale, a cominciare dalla plancia dove è stato fatto un gran lavoro di pulizia a favore di un design semplice e lineare dal sapore decisamente più automobilistico rispetto al passato, in particolare alle prime generazioni. L’ambiente è dominato dallo schermo da otto pollici del sistema multimediale, collocato al centro, in posizione ben visibile, dal quale si gestiscono quasi tutte le funzioni della vettura. Si guida in posizione rialzata con una buona visibilità tutt’intorno e con il volante parecchio inclinato. La strumentazione è integrata da un pratico Head-up display, dove vengono visualizzati, oltre alla velocità, anche le indicazioni del sistema di navigazione. A bordo si respira un’aria piacevole, il merito è anche del grande tetto panoramico separato da un imperiale semitrasparente dal design particolarmente originale. Lo spazio è sfruttato in modo davvero intelligente. Dietro vi sono tre sedili singoli su cui altrettanti passeggeri adulti viaggiano comodamente. C’è agio per le gambe e per le spalle ci sono ben 147 cm di larghezza. Chi siede dietro, poi, grazie alla posizione rialzata dei sedili (sono collocati leggermente più in alto di quelli davanti generando un effetto teatro), gode di una visibilità che raramente si ha su una più tradizionale station wagon. Quanto al bagagliaio, la Berlingo non teme confronti: la volumetria, la forma squadrata e la possibilità di abbattere tutti i sedili la rendono estremamente versatile.
Come va. Su strada, la Citroën Berlingo non delude. Il comportamento è sincero, facile, prevedibile, nulla a che vedere con la sportività, ovvio, ma la sicurezza di marcia è sempre assicurata, anche nelle situazioni più critiche. Tra i motori più richiesti su questo genere di auto tuttofare, figura storicamente il turbodiesel, che abbiamo provato nell’ultima versione “millecinque”. A dispetto della potenza non esuberante, risponde con regolarità fin dai regimi più bassi e ha un campo di utilizzazione particolarmente ampio. In ogni situazione, se la cava bene pur alle prese con i quasi 1.700 chili (in condizioni di prova) della Berlingo. E poi il quattro cilindri ha un altro pregio, e non da poco: quello di essere parecchio efficiente. In città si fanno più di 16 km con un litro, che salgono a quasi a venti sulle strade extraurbane. In autostrada, la Berlingo sconta l’aerodinamica non proprio da urlo, ma ce n’è comunque a sufficienza per catalogarla tra le auto giuste per viaggiare. Anche perché a bordo non si vive affatto male. L'abitacolo è allegro, accogliente e le sospensioni fanno bene il loro lavoro.
Pregi. Versatilità d'uso: tanto spazio sfruttato in modo intelligente. In cinque si viaggia bene e con tutti i bagagli al seguito.
Difetti. Quando l'aderenza sui due lati dell'auto non è uguale, gli spazi di frenata si allungano troppo. Prestazioni non esaltanti, ma d’altra parte le qualità di questa automobile sono altre.