Grandland X
Come va: più si fanno chilometri, più la Opel Grandland X si rivela una grande compagna di viaggio, sia per la presenza dei sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione, sia per i sedili certificati AGR, che regalano un confort elevato. Nel complesso è ottima l’insonorizzazione, che riesce a filtrare alla grande anche il rumore del motore, non soltanto quello di rotolamento dei pneumatici. Sorprende anche la frenata, specie per la sensibilità del pedale, che regala una risposta immediata, ma anche una buona modulabilità. Gli spazi di arresto si allungano solo sui fondi ad aderenza differenziata. Migliorabile, invece, l'automatico, un sei rapporti con convertitore di coppia di origine Aisin, pensato più per viaggiare tranquilli che per lasciare il segno quando si ha fretta. Inoltre, su strada il rollio contenuto garantisce una piacevolezza di guida di tutto rispetto, e lo sterzo ha un carico leggero, ma offre la giusta precisione e progressività.
Pregi: l'ottimo confort e il bagagliaio capiente e versatile rendono la Grandland X adatta ai lunghi viaggi.
Difetti: l'automatico a sei marce Aisin privilegia il confort alla velocità nei passaggi di marcia. Le dimensioni ridotte del lunotto posteriore riducono un po' la visibilità, tanto che in manovra è indispensabile affidarsi alla retrocamera.
Grandland
Dopo sette anni e circa mezzo milione di pezzi venduti, la nuova generazione della Opel Grandland cambia nome e stile, reso più moderno dalla mascherina Vizor: qui debuttano nuovi fari adattivi con scenografici micro led ad alta risoluzione, e il nuovo logo del Blitz illuminato. Cresce anche nelle dimensioni: lunga 4.650 mm, è larga 1.905, alta 1.666 e con un passo di 2.784 mm (2.795 per l’elettrica). Spaziosi gli interni, anche per chi siede dietro; chi sta davanti può contare sulle poltrone certificate AGR (sulla versione GS). La plancia è moderna e ben rifinita, con gradevoli inserti in tessuto ricavato da plastiche riciclate; al centro spicca il display dell’infotainment, da 10 o 16” in base alla versione, abbinato alla strumentazione digitale da 10”, con connettività wireless per Android Auto e Apple CarPlay. Il bagagliaio è ben rifinito e accessoriato per gestire diverse esigenze di carico: il pavimento è regolabile su due livelli, e la capacità dichiarata è di 550 litri, che diventano 1.645 abbassando gli schienali della seconda fila.
Come va. Realizzata sulla piattaforma Stla Medium del gruppo Stellantis, la stessa della Peugeot 3008, la Opel Grandland è disponibile con il 1.2 PureTech mild hybrid da 136 CV abbinato al cambio a sei rapporti e-DCT6. Un propulsore che si fa apprezzare più per la fluidità in marcia che per il brio; nei sorpassi aiuta il doppia frizione, non velocissimo, ma con la possibilità di selezionare le marce direttamente dal volante. In alternativa c’è il powertrain plug-in da 195 CV, sempre con cambio automatico a sei rapporti, abbinato a una batteria da 17,9 kWh, per un’autonomia in elettrico che supera gli 80 km. La versione 100% elettrica prevede un solo motore da 213 CV, abbinato a batterie da 73 oppure 82 kWh, per autonomie rispettivamente di 523 e 585 km. In velocità la Grandland lascia trapelare qualche fruscio di troppo dagli specchietti e dai pneumatici, mentre l’assorbimento delle sospensioni si rivela discreto. Buona la dotazione di sicurezza: la guida assistita di livello 2 è di serie su tutta la gamma.