AUDI A4 5ª serie

In occasione dell’ultimo rinnovamento della A4 Avant, partendo dalla quinta serie lanciata nel 2015, l’Audi ha realizzato un restyling corposo. Il modello di segmento D è stato sottoposto a una profonda rivisitazione da parte dei designer e dei tecnici di Ingolstadt, che hanno lavorato in particolare sull’estetica e sulle tecnologie di bordo. Fuori le novità hanno riguardato la calandra e le prese d’aria, più grandi. Inoltre, i gruppi ottici, a richiesta full Led, sono stati “ripuliti” da quella specie di “dente” inferiore della versione precedente. Le fiancate, invece, mostrano nervature più basse e “spalle” posteriori ben marcate. L’allestimento S line edition, inoltre, porta con sé una serie di dettagli ad hoc (come spoiler e diffusore), che esaltano ancor più l’aspetto sportivo. Quasi di rivoluzione si può parlare, invece, all’interno. Il tunnel, per esempio, si è liberato della manopola dell’infotainment, visto che il nuovo sistema Mib 3 si gestisce tramite lo schermo touch da 10,1” e i comandi vocali avanzati. Ed è legato a filo doppio alla strumentazione digitale riconfigurabile, il Virtual cockpit plus da 12,3” di serie su alcune versioni, che consente di scegliere cosa tenere d’occhio di volta in volta (la mappa di Google Earth, per esempio), e di distogliere il meno possibile lo sguardo dalla strada. Per il resto, l’abitacolo della station mostra di non essere invecchiato, grazie al design ordinato che punta su linee orizzontali. Altra conferma arriva dalla solita, elevata qualità costruttiva e dalla cura per i dettagli, che possono essere personalizzati sfruttando una lista assai lunga e costosa. Le misure interne sono rimaste quasi invariate: dunque, generose in prima fila, un po’ meno in seconda per le gambe. Detto questo, dietro le comodità non mancano, mentre il bagagliaio ha guadagnato qualcosa rispetto a prima, ma resta appena al di sotto dei 400 litri.
Come va. Abbiamo provato la A4 Avant 2.0 TDI integrale, che ha il merito di non far sentire la taglia (476 centimetri) e la massa (1.789 chili in condizioni di prova): si lascia condurre in modo facile e si dimostra veloce quanto sicura nelle condizioni d’emergenza. La station Audi è maneggevole, e ciò si deve pure al carico volante, ridotto a bassa velocità, ma più corposo quando si alza il ritmo: una volta impostata la traiettoria, infatti, la tedesca la mantiene senza bisogno di ulteriori correzioni. La precisione sui percorsi misti è esaltata poi dall’assetto ribassato di 23 mm, specifico della S line edition, e dalle gomme optional da 19”, con spalla 35. Quest’ultima produce qualche reazione sugli ostacoli secchi, senza però pregiudicare il confort. Le prestazioni brillanti derivano dall’abbinata 2.0 TDI-doppia frizione S tronic, dotato di paddle. Inoltre l’impianto frenante ha un rendimento quasi da supercar. Se si eccettua la frenata automatica d’emergenza, di serie, i sistemi di assistenza alla guida si concentrano nei pacchetti a richiesta: il Tour e il City. Il Tour, in particolare, offre un’efficiente assistenza di livello 2, ovvero il mantenimento traiettoria e il cruise control attivo con Stop&Go. Inoltre, in talune situazioni di traffico, supporta il driver tra 0 e 65 km/h, sterzando in parziale autonomia.
Pregi. Qualità stradali
Difetti. Abitabilità posteriore

Realizzata sulla piattaforma Mlb, la nuova A4 è un po' più lunga della serie precedente ma sensibilmente più leggera. Ora c'è più di spazio per i passeggeri, accolti in un abitacolo elegante e realizzato con la massima cura. Nel corso del 2019, la berlina di Ingolstadt è stata oggetto di un restyling, con ritocchi all'estetica che ne hanno reso la linea ancora più slanciata e muscolosa, dalla rivisitazione della calandra single-frame, che sembra sostenersi sulle ampie prese d’aria inserite nello scudo paraurti, alle scolpiture orizzontali che irrobustiscono le fiancate, ai prominenti passaruota. Il quadro è completato dall’assottigliamento della fanaleria anteriore, ora esclusivamente con tecnologia a Led, ma che a richiesta può essere anche a matrice attiva, e dai gruppi ottici posteriori anch’essi a diodi raccordati da un profilo luminoso. A bordo scompaiono alcuni comandi fisici, con l'infotainment e la navigazione, finora gestibili dalla manopola accanto alla leva del cambio, resi superflui dall'aggiunta di monitor aptico da 10,1”, montato al centro della plancia ma rivolto verso il posto guida. Il sistema è il nuovo Mib 3, che permette un esteso collegamento in rete, include un hotspot Wlan, supporta la navigazione con suggerimenti in funzione dei percorsi abituali e dei flussi del traffico e integra l’assistente personale ad attivazione vocale. L’intelligenza artificiale amplia anche il raggio d’azione dei pacchetti riguardanti l’assistenza alla guida e i servizi online, si va dal Car-To-X alla funzione che analizza l’onda verde dei semafori e suggerisce l’andatura ideale per sfruttarla razionalmente (ovviamente solo nelle zone in cui è disponibile un collegamento con le infrastrutture urbane). E non mancano servizi d’infotainment on-demand attivabili dopo l’acquisto della vettura anche solo temporaneamente, l’opzionale chiave Audi Connect che permette di sbloccare le porte e avviare il motore da remoto tramite uno smartphone Android e l'app MyAudi che consente a 14 persone di memorizzare le proprie preferenze.
Come va. Molto silenziosa e confortevole, la A4 riconferma le grandi qualità stradali dei modelli precedenti. Su strada è una berlina misurata, dalla tendenza dinamica neutrale, in grado di offrire una buona tenuta anche in percorrenza sui curvoni veloci. Le sospensioni, dalla taratura ideale, neache nella modalità più sportiva, la dynamic, impongono rinunce in termini di confort, la A4 ha dalla sua un pacchetto globalmente convincente. Lo sterzo, preciso e progressivo, restituisce un buon feedback, il tutto completato dalla sicurezza fornita dagli Adas di ultima generazione.